Milano – Gli amministratori locali riuniti al Meeting Nazionale ELIDE, la Rete degli enti locali per una politica innovativa sulle droghe a cui aderisce anche Milano, ribadiscono l’urgenza e l’importanza di affrontare il tema delle dipendenze con un approccio innovativo e integrato, che metta al centro i diritti umani, la salute pubblica e la riduzione del danno.
All’incontro, che si è tenuto a Palazzo Reale, hanno partecipato l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé e i colleghi Elisabetta Vaccarella del Comune di Bari, Matilde Madrid del Comune di Bologna, Sergio Tatarano del Comune di Francavilla Fontana, Luca Trapanese del Comune di Napoli, Margherita Colonnello del Comune di Padova, Gianluca Cavino del Comune di Roma Capitale, Tiziana Biolghini della Città Metropolitana di Roma, Umberto Salvi del Comune di Settimo Torinese e Jacopo Rosatelli del Comune di Torino.
“La rete – si legge nel documento finale sottoscritto dagli altri amministratori presenti – nasce dalla consapevolezza che le politiche repressive adottate finora non solo si sono dimostrate inefficaci, ma hanno anche contribuito ad aggravare la marginalizzazione e la stigmatizzazione di chi è coinvolto nel fenomeno delle dipendenze. Le città, essendo il luogo in cui si manifestano le problematiche legate al consumo di sostanze, hanno il compito di costruire risposte concrete, eque e sostenibili per garantire la qualità della vita dei cittadini e promuovere una convivenza sociale inclusiva”.
Il Meeting Nazionale ELIDE ha rappresentato un’importante occasione per discutere delle sfide attuali e delle opportunità per le città di diventare protagoniste di un cambiamento strutturale. Durante i lavori, sono stati affrontati temi cruciali: il dialogo tra forze dell’ordine e politiche sociali per promuovere la riduzione del danno e la sicurezza urbana, l’impatto delle nuove sostanze psicoattive e il loro intreccio con la salute mentale e la salute di genere, l’implementazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per le dipendenze, con l’obiettivo di garantire un accesso equo e uniforme ai servizi di prevenzione e cura su tutto il territorio nazionale.
Dai lavori del meeting sono emersi i seguenti principi guida:
• Il diritto alla salute come pilastro fondamentale
La salute è un diritto universale e inalienabile. Tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione, devono poter accedere a servizi di prevenzione, cura e riduzione del danno senza discriminazioni.
• Riduzione del danno come approccio prioritario
Superare l’approccio punitivo per adottare politiche basate su evidenze scientifiche, in grado di mitigare i rischi connessi al consumo di sostanze e di favorire il benessere individuale e collettivo.
• Inclusione sociale e lotta alla stigmatizzazione
Le persone coinvolte nel fenomeno delle dipendenze devono essere trattate con dignità e rispetto, promuovendo il loro reinserimento nella comunità e contrastando la stigmatizzazione e la marginalizzazione.
• Innovazione e territorialità
Adattare le politiche e le pratiche alle specificità territoriali, riconoscendo il ruolo delle città come laboratori di sperimentazione e innovazione.
• Partecipazione e trasparenza
Coinvolgere tutti gli attori – istituzioni, operatori, operatori pari, collettivi di consumatori, società civile e cittadini – nella definizione e implementazione delle politiche, garantendo trasparenza e dialogo costante.
“Per sostenere gli sforzi delle città e affrontare efficacemente le sfide poste dal fenomeno delle dipendenze – spiegano i firmatari –, rivolgiamo alcune richieste al Governo, in vista della Conferenza nazionale sulle droghe che si svolgerà il 7 e 8 novembre 2025 a Roma”.
• Garantire risorse stabili e adeguate
Assicurare un finanziamento stabile per le politiche di riduzione del danno e per i servizi integrati per le dipendenze, riconoscendo la loro centralità nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
• Riformare la normativa nazionale
Superare le politiche repressive a favore di un approccio orientato alla prevenzione, alla cura e alla tutela dei diritti delle persone coinvolte.
• Rafforzare il ruolo delle città
Conferire maggiore autonomia e strumenti adeguati agli enti locali, riconoscendo il loro ruolo strategico nella gestione delle politiche sulle droghe.
• Promuovere il coordinamento tra gli attori istituzionali
Favorire una maggiore integrazione tra forze dell’ordine, servizi sanitari, sociali e società civile per costruire risposte coerenti e basate su un approccio multidisciplinare.
• Sostenere la formazione e la sensibilizzazione
Finanziare programmi di formazione per operatori e campagne di sensibilizzazione per cittadini e istituzioni, al fine di promuovere una cultura basata sulla conoscenza e sul rispetto.
Le città della Rete ELIDE si impegnano, a loro volta, a sviluppare e condividere buone pratiche per il governo sociale del fenomeno dei consumi di sostanze e delle dipendenze, promuovere politiche locali innovative che mettano al centro la persona e i suoi diritti, lavorare in rete per favorire il dialogo tra istituzioni, operatori e cittadini, continuare a collaborare con le istituzioni nazionali e internazionali per costruire un sistema di politiche sulle droghe efficace e inclusivo.
“Le città – concludono i firmatari – sono il cuore pulsante delle politiche di cambiamento e innovazione. Con questa dichiarazione, ribadiamo il nostro impegno a essere promotrici di un futuro più giusto, equo e inclusivo, e chiediamo al Governo di sostenere il nostro lavoro, riconoscendo l’importanza di politiche locali che mettano al centro le persone e i loro diritti”.