Per le malformazioni cranio-maxillo-facciali a Catania percorsi di cura personalizzati e multidisciplinari per contrastare la migrazione sanitaria…
Catania – Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” di Catania, dott. Gaetano Sirna, e il Vicepresidente della Smile House Fondazione ETS, dottor Domenico Scopelliti, hanno sottoscritto oggi un Protocollo d’Intesa che consente l’avvio, all’interno dell’AOU San Marco – UOC di Chirurgia Maxillo-Facciale, del “P.D.T.A.M. Smile House”, un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Multidisciplinare per l’assistenza multispecialistica di pazienti affetti da labiopalatoschisi.
L’accordo definisce i termini della collaborazione tra l’Azienda e la Fondazione ETS, finalizzata all’assistenza sanitaria e sociale di minori e giovani adulti affetti da malformazioni cranio-maxillo-facciali, allo scopo di garantire cure mediche specialistiche e multidisciplinari dall’insorgenza della patologia fino al termine dello sviluppo psico-fisico dei pazienti.
Così il dott. Gaetano Sirna: “Siamo felici di poter ulteriormente implementare, con l’accordo che sigliamo oggi, la nostra assistenza a chi è affetto da una malformazione che, oltre a rappresentare un
problema fisico, ha implicazioni di carattere psicologico compromettenti per la qualità della vita di questi pazienti. Il protocollo con la Fondazione Smile House va nella direzione di un’accoglienza a 360 gradi, nella nostra struttura, e le cure dei nostri qualificati specialisti, i quali sono in grado di assicurare il massimo risultato possibile, accompagnando i pazienti lungo tutto il percorso della terapia, fino alla guarigione”.
“Oggi – ha dichiarato il Vicepresidente Domenico Scopelliti – abbiamo sottoscritto un Protocollo molto importante, che prevede l’apertura anche Catania di una nuova sede operativa della Fondazione, contribuendo così all’espansione della rete Smile House, dopo Roma, Vicenza, Ancona, Cagliari e Taranto. Questo accordo rappresenta un importante segnale in contrasto con la migrazione sanitaria, a cui pazienti affetti da malformazioni del volto e le loro famiglie sono stati finora costretti, per sottoporsi alle cure necessarie, che – da oggi – avranno la possibilità̀ di ricevere nella loro città, seguendo di un percorso di assistenza personalizzato e attivo tutto l’anno e garantito da un team di professionisti sanitari multidisciplinari.”