L’Italia è il primo paese in Europa e il terzo al mondo per numero di poliziotti in rapporto alla popolazione.
Eravamo rimasti alle dichiarazioni del mese scorso del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sulla assunzione di 10 mila poliziotti, per garantire maggior sicurezza. I soldi si sarebbero trovati dai fondi per gli immigrati, diceva Salvini.
Nel decreto “Sicurezza“, da pochi giorni emanato, non c’è però traccia di nuove assunzioni, poichè le stesse sono rinviate fino a quando non si troveranno i fondi necessari, e, non essendo stati reperiti tra quelli per gli immigrati, con la situazione finanziaria non precisamente brillante, abbiamo il forte dubbio che i 10 mila poliziotti in più arriveranno.
Servono 10 mila poliziotti in più?
Vediamo.
In Europa, l’Italia ha il più alto numero di poliziotti per abitanti: abbiamo 449 poliziotti per 100 mila abitanti, mentre la Germania ne ha 245, la Francia 214 e il Regno Unito 124.
Inoltre, siamo il terzo Paese al mondo per numero di poliziotti in rapporto agli abitanti, dopo Russia e Turchia.
Dunque, il problema non è il numero di poliziotti ma della loro organizzazione, visto che ne abbiamo a sufficienza, tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria, Polizia provinciale e Polizia municipale, alle quali va aggiunta la vigilanza privata e, anche reparti dell’esercito in compiti di sorveglianza. Dovremmo essere iperprotetti. Quindi, annunciare l’assunzione di nuovi poliziotti, collegandola a maggior sicurezza, come fa il ministro Salvini, è una bufala.
L’importante è che il popolo ci creda, in vista delle prossime elezioni europee.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc