MESSINA – Anche Messina sarà protagonista dello sciopero nazionale per difendere i diritti di fonici, trascrittori e stenotipisti forensi: appuntamento domani (martedì 19 marzo), grazie all’iniziativa di Cgil Messina e Cgil Filcams Messina, sulle panchine tematiche del marciapiede antistante il Palazzo di Giustizia, dalle ore 10.30 alle 12.30, in contemporanea alla protesta nazionale.
“Ancora nessuna risposta” è lo slogan scelto per la manifestazione per lanciare un messaggio forte e chiaro al Ministero della Giustizia, accusato di stare “ancora in silenzio” di fronte alle problematiche che affliggono da anni questa categoria specifica di lavoratori e lavoratrici: “Vogliamo rispetto e dignità – spiega la segretaria generale di Cgil Filcams Messina Giselda Campolo – come scritto nel manifesto dell’iniziativa, questo deve concretizzarsi da parte del Governo in una serie di azioni chieste da anni, cioè l’internalizzazione di chi lavora in questo comparto, un tavolo permanente con cui poter contrattare modalità e tempi del processo di internalizzazione, un percorso di formazione che fornisca una certificazione, erogata dal Ministero, della professionalità degli addetti e garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali e salariali nell’appalto”.
Questi lavoratori infatti al momento non hanno nessun tipo di garanzia occupazionale: “Sono sospesi tra un progetto di internalizzazione che stenta a partire – evidenzia il segretario generale Cgil Messina Piero Patti – e nessuna assicurazione sul mantenimento dei livelli occupazionali nella gara d’appalto che dovrebbe essere bandita nelle morae della internalizzazione, alla luce delle novità introdotte dalla riforma Cartabia”.