“Sono parole che ci hanno amaramente sorpreso perché parlare di opposizione giudiziaria è qualcosa di particolarmente grave. La giustizia giudiziaria non fa opposizione al governo non è né contro, né pro il Governo, come abbiamo cercato di spiegare ieri per l’ennesima volta in una nostra assemblea straordinaria convocata su un’altra vicenda.
Noi non remiamo contro, non collaboriamo: facciamo un altro mestiere, esercitiamo la giurisdizione. Se non ci si intende su questa premessa tutto il resto è ovviamente frutto di un gigantesco equivoco che disorienta la pubblica opinione che sente dalla parola di un autorevole ministro associare la giustizia all’opposizione politico-partitica e questo è qualcosa di inaccettabile”. Lo ha detto Giuseppe Santalucia, presidente ANM Associazione Nazionale Magistrati, a 24 Mattino su Radio 24 a proposito delle parole del ministro della difesa Guido Crosetto rilasciate ieri al Corriere della Sera.
“Di fronte a queste espressioni vaghe quanto generiche che mettono insieme vicende giudiziarie diverse tra loro, faccio fatica a rispondere. Non so il ministro cosa legga, cosa intenda, ogni processo ha la sua storia, un processo che si conclude con un’assoluzione non è un fallimento della giustizia. Noi non abbiamo uno scopo di condannare, ma solo di accertare la verità. Leggere una assoluzione o più assoluzioni come sintomo da preordinazione dolosa di un processo per fare danno al governo – non accetto la discussione in questi termini”. A proposito delle parole del ministro della difesa Guido Crosetto che ha affermato: “davvero, dopo i casi Tortora, Mannino, Mori e la storia di centinaia di persone dal 94 ad oggi, si può nascondere come si è comportata, nella storia italiana, una parte – non certo tutta, ripeto – della magistratura? Penso proprio di no”.