NEI GIORNI SCORSI MILITARI DELLA DIPENDENTE TENENZA DI CASTELVETRANO HANNO CONCLUSO UN’ATTIVITA’ INVESTIGATIVA NEL SETTORE DEL CONTRASTO ALLE FRODI IN MATERIA DI ACCISE.
L’ARTICOLATA OPERAZIONE, DENOMINATA “ULISSE”, TRAE ORIGINE DA UNA ANALISI DI RISCHIO CONDOTTA ATTRAVERSO LE BANCHE DATI IN USO AL CORPO, LE CUI RISULTANZE SONO STATE “INCROCIATE” CON I DATI TRASMESSI PERIODICAMENTE ALLA GUARDIA DI FINANZA DALL’ISPETTORATO PROVINCIALE AGRICOLTURA DI TRAPANI.
LE FIAMME GIALLE, DOPO AVER ESAMINATO I FASCICOLI AZIENDALI DELLE IMPRESE AGRICOLE E LE RELATIVE POSIZIONI ALLA CAMERA DI COMMERCIO, HANNO SVELATO UN COLLAUDATO SISTEMA DI FRODE PERPETRATO DA OLTRE 50 IMPRESE LE QUALI, ATTRAVERSO NUMERI DI REGISTRAZIONE INESISTENTI O RICONDUCIBILI A SOGGETTI CESSATI, HANNO FALSAMENTE ATTESTATO ALLA REGIONE SICILIANA DI ESSERE PIENAMENTE OPERATIVE E REGOLARMENTE ISCRITTE AL REGISTRO DELLE IMPRESE AGRICOLE.
NEL COMPLESSO 48 SONO I “FURBETTI” FINITI NEL MIRINO DEGLI INVESTIGATORI E SEGNALATI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PER I REATI DI FALSO, TRUFFA AI DANNI DELLO STATO E SOTTRAZIONE AL PAGAMENTO DELL’ACCISA SU UN QUANTITATIVO COMPLESSIVO DI CARBURANTE PARI AD OLTRE 111.000 LITRI.
PER 25 DI LORO È SCATTATA ANCHE L’AGGRAVANTE PREVISTA DAL TESTO UNICO ACCISE PER CHI SOTTRAE ALL’ACCERTAMENTO QUANTITATIVI DI CARBURANTE SUPERIORE A 2.000 KILOGRAMMI. IN QUESTO CASO LA PENA DELLA RECLUSIONE SALE DA 3 A 5 ANNI.