SCUOLA, RIENTRO IN CLASSI BOLLENTI. LA DENUNCIA: “SOLO SEI SU 100 HANNO L’ARIA CONDIZIONATA”

Sì ragazzi e i docenti dovranno stringere i denti e tollerare per qualche settimana l’onda lunga dell’estate e il caldo attuale, senza drammatizzare la situazione e senza usare la scorciatoia della crisi climatica per far slittare l’apertura delle scuole; ma al tempo stesso il ministero deve cominciare a mettere in campo interventi preventivi, viste le previsioni sugli effetti delle ondate di calore nel nostro Paese.

Se per il momento la situazione è ancora assolutamente gestibile – e tollerabile – da parte degli studenti e dei professori, nel lungo termine infatti le cose andranno a peggiorare. Per questo, nelle aule devono essere previsti adeguati interventi per difendersi dal cambiamento climatico e dalle ondate di calore che colpiranno l’Italia nei prossimi anni, dove i morti per il caldo – secondo un recente studio – triplicheranno entro il 2100.

Misure di prevenzione e interventi dovuti e necessari per garantire la salute e la sicurezza di studenti e personale docente. Per ora, invece, a chi abita la scuola italiana è chiesta una certa capacità di sopportazione: in attesa, ovviamente, delle opportune iniziative del ministero.