Più di mezzo milione di studenti (523 mila circa[1]) nei prossimi giorni sono chiamati a scegliere come proseguire il proprio percorso scolastico. Per ragazze e ragazzi, il passaggio dalla scuola secondaria di I grado alle superiori rappresenta spesso un momento critico che, se non considerato con attenzione, rischia di far accrescere la dispersione scolastica. Non a caso una quota rilevante delle bocciature avviene nel passaggio tra il primo e il secondo anno delle superiori.
Nella scelta del percorso di studi giocano un ruolo importante diversi fattori: gli interessi e le inclinazioni degli studenti, le aspettative di genitori e insegnanti, l’offerta educativa presente sul territorio, l’influenza del gruppo dei pari, le opportunità lavorative future reali o percepite.
Lo scorso anno, la scelta degli studenti si è orientata principalmente verso i licei (57% degli studenti), confermandosi la tendenza prevalente, con una forte propensione per quelli scientifici (26,1%), seguiti da scienze umane (11,2%), linguistici (7,7%), classici (5,8%) e artistico (4,9%). Più basse le percentuali di quanti hanno scelto, tra i licei, quelli musicali e coreutici (0,9%) e l’europeo/internazionale (0.4%) Poco meno di uno studente su tre, invece, ha scelto gli istituti tecnici (31%), mentre circa uno su otto (12%) ha optato per un istituto professionale.[2] Rispetto all’anno scolastico precedente, cala la percentuale di ragazze e ragazzi che scelgono gli istituti professionali (-0,7%), a favore di licei e istituti tecnici.
Purtroppo, sulle scelte di studenti e studentesse influiscono in molti casi le condizioni socioeconomiche della famiglia. Gli adolescenti con background migratorio, che con maggiore probabilità in Italia sono a rischio o in situazione di povertà, si iscrivono, in prevalenza, agli istituti tecnici (41,4%), seguiti dai licei (37,5%) e dai professionali (19,7%)[3].
Inoltre, in Italia pesano ancora gli stereotipi di genere. Se meno di un quarto dei laureati tra i 25 e i 34 anni (il 23,8%) ha studiato materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), tra questi la quota di uomini (34,5%) è più che doppia rispetto alle donne (16,6%)[4].
“Per garantire pari opportunità di formazione e prevenire la dispersione scolastica, è necessario che l’orientamento sia inteso come un percorso educativo continuo, esteso a tutti gli anni e gradi scolastici. È per questo che occorre senza indugio dare concreta attuazione alla riforma dell’orientamento in tutti i cicli di istruzione previsti per accompagnare studenti e studentesse verso scelte consapevoli e motivate, e ridurre il rischio di successivi abbandoni, bocciature o difficoltà nel raggiungere livelli di competenze adeguate. È fondamentale che l’orientamento scolastico sia attento alle reali inclinazioni, agli interessi e alle potenzialità degli studenti e che aiuti gli studenti a diventare protagonisti delle loro scelte educative e professionali, promuovendo percorsi di conoscenza, lavorando attivamente per superare gli stereotipi e favorendo il dialogo tra istituzioni scolastiche e famiglie” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice Programmi e Advocacy Italia-Europa di Save the Children.
Particolarmente importante è la fase conclusiva della scuola media: è proprio nel primo anno delle superiori che si registra il maggior numero di insuccessi. Una quota rilevante delle bocciature avviene nel passaggio tra il primo e il secondo anno delle superiori (8,5%[5] nell’a.s. 2022/23), mentre queste calano notevolmente negli anni successivi, raggiungendo il 3,6% al quarto anno delle superiori. E circa il 3% degli studenti cambia indirizzo di studio tra il primo e il secondo anno delle scuole superiori[6] .
Scegliere il percorso scolastico e formativo, trovando il giusto equilibrio tra le proprie preferenze, aspettative, attitudini e le caratteristiche della scuola stessa, è fondamentale. Per questo, per accompagnare ragazze, ragazzi e famiglie nel momento della scelta, Save the Children ha preparato un decalogo.
Consigli per studentesse e studenti:
- È importante conoscere se stessi: la coscienza di sé, delle proprie aspirazioni, valori e capacità è fondamentale per indirizzare il proprio percorso scolastico e scegliere con consapevolezza. Da quest’anno scolastico, l’E-Portfolio (https://unica.istruzione.gov.it/it/orientamento/il-tuo-percorso/e-portfolio) potrà essere un valido strumento per tenere traccia dello sviluppo delle proprie competenze durante tutto l’iter formativo.
- Confrontati con gli adulti che ti conoscono: online troverai diversi test per scegliere la scuola superiore e comprendere meglio le tue inclinazioni, farli può essere un modo per porre delle domande a te stesso, ma confrontati sempre con genitori, insegnanti ed educatori che possono accompagnarti nelle scelte che ti riguardano. Un punto di vista esterno e adulto può supportarti nel fare chiarezza sulle reali motivazioni della tua scelta, aiutandoti ad essere più consapevole delle tue potenzialità. A scuola, inoltre, avrai ricevuto dai tuoi insegnanti il consiglio orientativo per la scelta della scuola superiore. Accogliere i consigli degli adulti che ti conoscono bene è importante per crescere e per scegliere, ma cerca di non delegare ad altri una decisione tanto importante.
- Conosci i diversi percorsi scolastici: conoscere le possibilità offerte dal territorio e confrontarle con le proprie aspettative e aspirazioni aiuta a compiere la scelta giusta. È importante essere consapevoli delle possibilità offerte dai diversi indirizzi scolastici in termini di materie e percorsi di studio/sbocchi lavorativi successivi, e informarsi sull’offerta complessiva delle scuole, cercando di conoscere da vicino le proposte didattiche, le modalità, gli orari, i progetti e le attività extra-scolastiche, gli sbocchi e il tipo di preparazione che possono offrire. Per avere un quadro complessivo dell’offerta scolastica si può consultare il nuovo portale “Scuola in Chiaro” e Unica, la nuova piattaforma digitale per l’orientamento del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il servizio offre risorse per l’orientamento e dà accesso all’e-portfolio, mettendo a disposizione di studenti e famiglie risorse e informazioni utili sul percorso scolastico. Per quanto riguarda le materie che non conosci, può essere utile fare una ricerca online con i tuoi genitori o cercare sul sito della scuola l’elenco dei libri: è possibile così farsi un’idea di cosa si studierà in futuro. Altrettanto utile può essere incontrare chi conosce direttamente la scuola a cui sei interessato: studenti ma anche docenti e personale scolastico.
- Tieni aperte le possibilità: scegliere la scuola guardando al proprio futuro facilita ad indirizzare al meglio le decisioni. É importante però tenere a mente che lo stesso obiettivo può essere raggiunto anche attraverso strade diverse: esiste la possibilità, ad esempio, di cambiare idea rispetto al proprio percorso di studio o professionale. La scelta della scuola superiore è una scelta importante, ma è poi ciascun percorso personale a fare la differenza: cambiare idea in corso d’opera non è un fallimento, un eventuale “ri-orientamento” può avere risvolti positivi e fa parte del percorso di crescita.
- Coltiva i tuoi talenti e le tue passioni: il tempo che dedichi a ciò che ti appassiona è un tempo importante per conoscerti e per capire cosa ti piace fare e quali sono le tue inclinazioni. Tieni conto di questi aspetti nel momento in cui scegli la scuola superiore! Prendersi cura delle proprie capacità e potenzialità sarà un aiuto prezioso lungo tutto il tuo percorso.
Consigli per i genitori:
- Sostieni tuo figlio nella scoperta di sé e dei suoi talenti: la scelta della scuola secondaria di secondo grado fa parte dell’elaborazione del proprio progetto personale di vita. I genitori possono accompagnare questo passaggio sostenendo i figli nella presa di consapevolezza di attitudini, interessi, motivazioni, valorizzando le potenzialità e le risorse, attraverso l’ascolto, l’osservazione e il dialogo aperto.
- Predisponiti in una posizione di ascolto: è fondamentale che ragazzi e ragazze siano protagonisti delle proprie scelte e decidano in modo consapevole. Può essere difficile, ma è certamente importante, mantenere la giusta via di mezzo tra il voler imporre la propria volontà e lasciare i propri figli da soli di fronte ad una scelta così importante. Restare accanto ai propri figli e rimanere aperti al confronto e allo scambio sarà sicuramente di aiuto. In un momento così delicato i ragazzi e le ragazze hanno bisogno di sentirsi supportati e sostenuti, ma anche liberi di scegliere.
- Confrontati con la scuola e la comunità educante: Docenti ed educatori possono dare il proprio prezioso contributo in questa scelta: è importante acquisire i consigli orientativi proposti da docenti ed educatori, essere aperti al dialogo e al confronto per avere un quadro complessivo delle possibilità. É fondamentale che studenti, docenti e genitori collaborino attivamente al percorso di orientamento, anche valorizzando il patto di corresponsabilità educativa tra scuola e famiglia.
- Informati sull’offerta scolastica: è importante informarsi sull’offerta complessiva delle scuole, cercando di conoscere da vicino le proposte didattiche, le modalità, gli orari, i progetti e le attività extra-scolastiche, gli sbocchi e il tipo di preparazione che possono offrire. Per avere un quadro complessivo dell’offerta scolastica si può consultare il portale “Scuola in Chiaro” e “Unica”, la nuova piattaforma digitale per l’orientamento del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il servizio offre risorse per l’orientamento e dà accesso all’e-portfolio, mettendo a disposizione di studenti e famiglie risorse e informazioni utili sul percorso scolastico.
- Accompagna oltre i pregiudizi e gli stereotipi: non esiste una scuola migliore in assoluto, può esistere una scuola migliore per uno specifico studente o studentessa: attenzione ai pregiudizi su determinati indirizzi scolastici, che potrebbero precludere la scelta di una scuola particolarmente adatta al percorso dei tuoi figli. L’orientamento è anche un’ottima occasione per sostenere scelte oltre gli stereotipi di genere, valorizzando in primis gli interessi e le capacità di ognuno. Ad esempio, supportando bambine e ragazze ad appassionarsi e intraprendere percorsi di studio STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), oppure avvicinando bambini e ragazzi alle discipline connesse all’educazione, all’insegnamento e alla cura, secondo le proprie inclinazioni.