
Nelle decorse settimane, nel nord-est d’Italia, in vista dell’accentuata richiesta di beni di prima necessità nell’ambito dell’attuale quadro emergenziale, il Reparto Tutela Agroalimentare (RAC) di Parma ha sequestrato 65.531 kg di farina di grano e 223 kg di mais, del valore di circa 160.000 euro, per carenza di elementi idonei a stabilire la provenienza del prodotto e uso improprio della terminologia evocante il biologico.
Denunciato il titolare di un’azienda per frode in commercio (515c.p.), poiché aveva posto in vendita farine di qualità e provenienza diversa da quelle dichiarate in etichetta. Contestate sanzioni per 7.500 euro.