La Sezione Investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ventimiglia ha individuato sabato scorso, nelle campagne di Vallebona, nell’entroterra di Bordighera, una maxi piantagione di cannabis.
Quasi 400 le piante disseminate in una vasta area di un terreno agricolo, tutte in ottime condizioni vegetative, di altezza compresa tra 50 e 100 centimetri, messe a dimora in leggeri vasi di plastica al fine di agevolarne lo spostamento, il trasporto e l’occultamento.
Il blitz è avvenuto sabato, nelle ore centrali della giornata, con l’ausilio di Agenti della Squadra Volanti e del Reparto Prevenzione Crimine Liguria.
Effettuate con esito positivo perquisizioni locali, domiciliari e personali.
Le piante, con infiorescenze ben sviluppate e diffuse, erano già pronte per essere tagliate e lavorate per la successiva fase dell’essiccazione.
Tutte sono state estirpate e poste sotto sequestro penale.
Dai primi accertamenti, ancora provvisori, pare possa trattarsi di “skunk”, una specie dall’odore molto pungente derivata dall’incrocio delle piante di cannabis sativa e indica, ottenuta originariamente utilizzando semi di piante native del Messico, della Colombia e dell’Afghanistan.
Il peso finale delle piante in sequestro è ingente e avrebbe potuto fruttare alcuni chilogrammi di marijuana, una quantità che, ceduta al dettaglio sul mercato del consumatore finale, avrebbe consentito un cospicuo introito stimato in migliaia di euro.
L’azione è stata preceduta da appostamenti e sopralluoghi occulti degli Agenti della Squadra Investigativa del Commissariato sotto il coordinamento del Dirigente Aricò.
Per un cinquantenne italiano, residente nella zona, con precedenti di Polizia a carico per reati inerenti agli stupefacenti, colto sul fatto, è scattato l’arresto e la successiva sottoposizione agli arresti domiciliari su disposizione del Magistrato di turno per il grave reato di coltivazione, produzione e detenzione di sostanza stupefacente al fine di farne commercio.
L’uomo, evidentemente preso alla sprovvista dagli Agenti non ha potuto evitare anche il rinvenimento e il sequestro di oltre 50 grammi di hashish che aveva nascosto all’interno di una calza nel comodino della camera da letto.
Nell’abitazione, all’interno del terreno agricolo, i poliziotti hanno trovato anche una bilancia di precisione perfettamente funzionante e un centinaio di buste in plastica trasparente utilizzate pe la preparazione delle dosi.
Tecnici della Polizia Scientifica hanno compiuto rilievi video e fotografici in tutta l’area, campionature di sostanza stupefacente per i test preliminari, ricerche e documentazioni metriche e descrittive utili alle indagini.
Un’ulteriore azione investigativa portata a termine quasi contemporaneamente, ha consentito di trovare in possesso di sei piante di marijuana il fratello dell’arrestato, sospettato di una possibile complicità su cui la Polizia sta tuttora indagando.
Questi è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Imperia per lo stesso reato, previsto dall’art. 73 della Legge sugli stupefacenti, che punisce la coltivazione, la produzione e la detenzione di sostanza stupefacente al fine di farne commercio.