SESTO SAN GIOVANNI DÀ UNA RISPOSTA CONCRETA AL PROBLEMA ALLOGGI PER GLI STUDENTI: APPROVATA REALIZZAZIONE DI UNO STUDENTATO DA 500 POSTI

Sesto San Giovanni – Il Consiglio Comunale di Sesto San Giovanni ha approvato la progettazione definitiva per il nuovo studentato di via Milanese, che nascerà al posto di una centrale Enel dismessa da anni. Entro due anni nel Comune di Sesto verrà realizzata una struttura da 500 posti letto per gli universitari fuorisede : un’opera dal forte impatto sociale su tutta l’Area di Milano, in cui imperversano da mesi proteste per il caro prezzi degli affitti.

Lo studentato si colloca all’interno di un momento in forte diminuzione dell’offerta case: nello scorso anno infatti l’offerta di case in locazione è diminuita a Milano del 36 per cento, per una richiesta che annualmente supera le 80mila persone.

Del nuovo studentato, composto da 500 alloggi, ben 72 saranno a tariffe convenzionate che non supereranno i 300 euro, andando a garantire il diritto allo studio. Il complesso si estenderà su 16.997 metri quadri di superficie, avrà 14 piani e sarà pronto entro due anni. Una sala studio altamente tecnologica da 200 metri quadri ospiterà tutti gli studenti, anche quelli che non alloggiano nella struttura di via Milanese.

L’opera una volta realizzata sarà in convenzione l’Università degli Studi Milano Bicocca, che ha necessità di questi posti letto. È il secondo studentato che verrà realizzato dall’Amministrazione in questo mandato: a questo si va ad aggiungere la struttura che si collocherà nell’Area Falck, da 700 posti letto. 

“Un grande progetto, che aiuta l’intera Area di Milano, incapace di gestire le difficoltà del caro-affitti, che genera ogni giorno, da mesi, le proteste degli studenti per l’impossibilità di avere un posto letto. In continuità con la politica del fare che mettiamo in atto da 6 anni, con la votazione di ieri abbiamo compiuto una scelta concreta, creando 500 nuovi posti letto e garantendo il diritto allo studio agli studenti” afferma il Sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano.