“La Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane riprenda a erogare i prestiti ad artigiani, autotrasportatori e agricoltori. Ci sono pratiche inevase per 15 milioni di euro, la Sicilia è in ginocchio. E’ ora di sbloccare lo stallo”.
Lo dice la deputata regionale del M5S e vicepresidente della commissione Attività produttive dell’Ars Angela Foti, che nei giorni scorsi ha chiesto un intervento dell’assessorato regionale alle Attività produttive, dopo aver verificato che, a seguito delle dimissioni a scaglioni dei componenti del Cda dell’ente, la Crias conta pratiche inevase per un totale di 15 milioni di euro.
“Si tratta di prestiti richiesti dalle aziende in parte per spese correnti, in parte per spese di investimento. Avevamo sollevato la questione, perché lo stallo sarebbe addebitabile alle dimissioni del componenti del Cda” aggiunge la deputata, che in una missiva all’assessore al ramo Mimmo Turano aveva sollecitato un intervento del Governo.
“A seguito della mia richiesta – fa sapere – ho ricevuto una nota dell’assessore, nella quale Turano assicura un intervento immediato, precisando che ‘a seguito degli approfondimenti del dipartimento Attività produttive, ai sensi della vigente normativa i componenti dimissionari del Cda della Crias restano in carica mantenendo le funzioni e la rappresentanza legale fino ad avvenuta sostituzione degli stessi con l’insediamento dei nuovi componenti”.
“Torniamo a chiedere che i prestiti vengano deliberati e erogati a stretto giro, anche in vista della fusione tra Crias e Ircac – aggiunge – E’ l’ennesimo intoppo all’erogazione dei prestiti. Già ad inizio anno, si era verificata una situazione analoga, che aveva scatenato lo sconforto dei beneficiari, a causa del blocco dei conti della Crias dovuti al mancato adeguamento dei bilanci dell’ente al decreto legislativo 118, poi superato da una proroga concessa dal Governo che ha rimandato la questione a questo autunno”.
“Pretendiamo si faccia chiarezza su tutte queste vicende – conclude – che pesano come un macigno sulle categorie produttive, sempre più spesso strozzate dalla mancanza di credito. Questa situazione non è più tollerabile proprio per questo, il 2 ottobre la commissione Attività produttive dell’Ars si riunirà per audire l’assessorato e i vertici Crias”.