Catania – Risultati straordinari che confermano il grande lavoro svolto dalla governance dell’Aeroporto di Catania. Sono quelli illustrati dall’amministratore delegato della Sac, Nico Torrisi. L’ad della società di gestione ha commentato i numeri registrati durante i tre mesi estivi, che hanno visto lo scalo superare i risultati raggiunti nel 2019. Nel periodo giugno–agosto 2022, l’aeroporto di Catania ha registrato 3.323.041 transiti rispetto ai 3.279.671 del 2019, con una crescita del 1,4%, mentre Comiso ha visto transitare 128.180 passeggeri contro i 98.571 del 2019 (+30%). Da gennaio ad agosto 2022 il numero di passeggeri si è attestato a 6.625.880.
Un traguardo importante che certifica la crescita costante del sistema aeroportuale Catania-Comiso, attestata non solo dall’Autorità italiana dei Trasporti che ha assegnato allo scalo etneo il primato per volato nazionale nel 2021, ma anche da ACI Europe. L’associazione degli scali aeroportuali europei ha infatti certificato che Catania è stato il secondo aeroporto per crescita in Europa nel luglio 2022, relativamente alla fascia degli scali da 10 a 25 milioni di passeggeri.
L’incontro con la stampa è stata anche occasione per presentare il nuovo servizio di riconoscimento facciale di Ita Airways che vede Catania unico aeroporto del sud ad avvalersi di questa tecnologia. Nel dettaglio, il Face Boarding consentirà di superare velocemente i controlli di sicurezza e le procedure al gate, senza dover esibire i documenti o la carta d’imbarco. Il servizio è offerto in esclusiva ai passeggeri di Ita Airways in partenza da Catania e diretti a Milano Linate.
L’utilizzo è molto semplice. Recandosi presso il chiosco situato al piano partenze, di fronte ai desk check in Ita Airways, si potrà effettuare la prima registrazione, scansionando il documento (passaporto o carta d’identità elettronica), la carta d’imbarco e il volto. Successivamente, si potrà continuare il percorso in aeroporto senza dover più mostrare i documenti personali e di viaggio e si potrà accedere in modalità prioritaria sia ai varchi di sicurezza che ai gate d’imbarco (nel nostro scalo è stato dedicato il gate numero 7).
Inoltre, per agevolare ulteriormente l’utenza, è possibile scaricare l’app CTA Face2Fly che renderà le operazioni ancora più snelle e facili.
Nel corso della conferenza con la stampa è stato anche illustrato, a grandi linee, il contenuto del Masterplan dell’Aeroporto di Catania, alla luce della decisione di Enac di renderlo Hub del Mediterraneo.
A parlarne è stato l’ingegnere Giancarlo Guarrera, Accountable manager dello scalo etneo, che si è soffermato su alcuni aspetti essenziali del piano industriale dell’aeroporto, del valore di circa 600 milioni di euro e da realizzare entro il 2030 quando i passeggeri, secondo la previsione, sfioreranno i 14 milioni.
Nel dettaglio:
Terminal – Il Masterplan prevede azioni su tutti e tre i terminal. Il principale (A) vedrà interventi significativi con aggiunta di sale d’attesa e imbarchi, per un totale di 2.800 metri quadrati, miglioramento dei servizi igienici e riconfigurazione dei varchi security.
L’ex aerostazione Morandi – terminal B – Sarà come detto più volte demolito e ricostruito. Una scelta dettata da più considerazioni. Innanzitutto, il sottodimensionamento del vecchio terminal, non più adeguato ai numeri registrati dallo scalo etneo, men che meno alle previsioni di crescita. In secondo luogo, per i materiali e la configurazione stessa del terminal, non più in linea con gli standard internazionali, normativi, funzionali ed energetici.
Nelle more dell’avvio dei lavori, alcune aree del terminal B saranno adeguate e utilizzate per decongestionare il traffico del terminal A.
Viabilità – Si confermano i lavori di riconfigurazione della via Fontanarossa, per cui si attende l’autorizzazione del Comune per realizzare i marciapiedi. Così come si confermano quelli relativi alla via Santa Maria Goretti e alla viabilità interna aeroportuale.
Efficientamento energetico – È di oggi la notizia dell’approvazione da parte di Enac del progetto di copertura fotovoltaica del parcheggio P4. Entro un anno circa, la struttura sarà realizzata e consentirà il raggiungimento della quasi totale autonomia energetica. “Un progetto al quale lavoriamo da anni – commenta l’ad Sac Nico Torrisi – e che ci permetterà di dare il nostro contributo per affrontare la crisi energetica e rendere l’aeroporto green, nonché di operare un grande risparmio”. Il costo si aggira intorno ai nove milioni di euro e i tempi di realizzazione saranno di circa 12 mesi.