«La Giunta Musumeci ha bandito due concorsi per profili professionali giornalistici inesistenti perché illegittimi, riferiti all’art. 18 del CCRL Aran Sicilia non approvato dal Sindacato, su cui la Regione non ha mai chiesto nemmeno l’inizio della contrattazione prevista dalla Legge 150/2000». È la denuncia dell’Associazione Siciliana della Stampa che annuncia di aver impugnato i bandi di concorso per l’ufficio stampa della Regione.
«Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio regionale riunito a Palermo. Nel documento finale il Consiglio ‘dà mandato al segretario regionale di affidare all’Ufficio legale tutti i percorsi di tutela sindacale volti ad impedire l’entrata in vigore del nuovo contratto collettivo dei dipendenti regionali’, che prevede profili professionali per i giornalisti mai concordati con il sindacato, in violazione delle legge, ‘e l’espletamento dei concorsi pubblicati sulla Gurs del 26 aprile scorso», spiega l’Assostampa.
«Alla luce anche della recente sentenza della Corte Costituzionale che ha sottolineato come la legge impone alle amministrazioni pubbliche lo strumento della contrattazione collettiva – prosegue il sindacato regionale –, il Consiglio regionale ‘dopo aver discusso ed esaminato la situazione degli uffici stampa in Sicilia alla luce del nuovo contratto di lavoro del personale della Regione, che all’articolo 18 si occupa dei giornalisti dell’Ufficio stampa, e dopo aver preso atto della volontà del presidente della Regione Siciliana di procedere nell’applicazione dello stesso contratto ai giornalisti del costituendo Ufficio stampa della Presidenza della Regione Siciliana, rivendica con forza l’applicazione ai giornalisti’ delle condizioni previste invece nel vigente contratto collettivo regionale siglato nell’ottobre del 2007, respingendo tutte le altre fantasiose e riduttive soluzioni’».