Il Rapporto Sud allegato al Sole 24 Ore di venerdì 17 gennaio dedica un approfondimento allo stabilimento di Termini Imerese, dove spunta l’ipotesi di un grande gruppo industriale intenzionato a rilevare l’area dell’ex Fiat. La regione Sicilia mette sul piatto 143 milioni per le infrastrutture: si scommette sulle Zes per attrarre nuovi investitori ma il costo dei terreni è fuori mercato.
L’altro focus dedicato all’isola riguarda le birre artigianali, oggetto di grande passione imprenditoriale con 75 laboratori e produzioni in crescita continua.
Tra gli altri temi toccati dal Rapporto Sud il nuovo programma di Cassa depositi e prestiti per la Sardegna: un piano da 1,5 miliardi – centrato su infrastrutture, ricerca, innovazione – per recuperare crescita e sviluppo e che inaugura il modello innovativo di sinergia tra istituzioni e imprese sul territorio. Tassello fondamentale, l’accordo di Cdp stipulato con la Fondazione Sardegna. Il rilancio delle infrastrutture dell’isola passa anche per un programma di 350 milioni di investimenti, tra risorse pubbliche e private, sul sistema portuale, da Cagliari a Oristano fino a Porto Torres.
Sul Rapporto Sud anche un approfondimento sulla grande richiesta di ingegneri del software in Puglia – la domanda delle imprese è di almeno 900 professionisti ma per la messa a regime di queste assunzioni c’è un ostacolo, la carenza di profili professionali specifici dell’Ict – e sulla sfida green dell’Eni in Val d’Agri (80 milioni di investimenti per progetti di sostenibilità ambientale).
Le nuove modalità di interazione e di collaborazione tra pubblico e privato, tema al centro di questo numero in edicola con il quotidiano in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, si ritrovano nell’inchiesta sulle start up innovative in Campania: ne nasce una al giorno, la regione è al quarto posto in Italia mentre Napoli è la prima città del Sud, al terzo posto dopo Milano e Roma.