Sicurezza: l’attività di indagine patrimoniale della Questura di Teramo, coordinata dalla Procura della Repubblica direzione distrettuale antimafia di L’Aquila ha portato alla luce, l’esistenza di immobili e rapporti economici – finanziari provento di reato e intestati a prestanomi di due famiglie partenopee, residenti a Martinsicuro.
Nell’ambito di complessa attività di indagine di natura patrimoniale, tesa all’aggressione dei patrimoni nella titolarità di soggetti che vivono abitualmente con proventi di attività delittuose, personale della Divisione Anticrimine della Questura di Teramo, coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila, ha dato inizio all’esecuzione del decreto di sequestro beni, emesso dal Tribunale di L’Aquila – Sezione Misure di Prevenzione ai sensi del D. Lgs. 159/2011, nei confronti di due soggetti pregiudicati, di origine campana residenti in questa Provincia.
Le risultanze delle indagini patrimoniali eseguite in capo ai due proposti hanno consentito di evidenziare l’abitualità degli stessi a delinquere testimoniata dall’esistenza di numerosi pregiudizi di polizia e/o pendenze giudiziarie di inequivocabile allarme sociale ed economico, con una condotta illecita reiterata negli anni.
I soggetti colpiti dalla misura dì prevenzione patrimoniale rivestono, nell’ambito del sodalizio criminale di cui fanno parte, un ruolo attivo con mansioni sia logistiche che operative dedito alla commissione di reati predatori, con modalità pendolare, caratterizzato da una non comune capacità di consumare tanti e gravi reati in diverse località d’Italia. La loro partecipazione ad un’ampia associazione per delinquere nell’ambito della quale sono indicati come coautori di reati contro il patrimonio ai danni di supermercati ed altri esercizi commerciali all’ingrosso del Centro/Nord Italia ha assunto connotati particolarmente inquietanti (per il postulato grado di organizzazione, l’impiego di armi e danno patrimoniale cagionato) per le modalità esecutive dei delitti.
Il patrimonio mobiliare e immobiliare nella disponibilità degli stessi, con ragionevole grado di certezza è stato ritenuto, in considerazione dei redditi leciti riferibili al rispettivo nucleo familiare, frutto dell’attività delinquenziale dei medesimi e/o del reimpiego dei proventi della stessa.
A conclusione dell’attività investigativa, l’Autorità Giudiziaria in argomento ha disposto il sequestro beni.
II sequestro in argomento è frutto di una azione coordinata della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila e del Questore di Teramo portata avanti con intensa e attenta attività di indagine a tutto campo sull’intero patrimonio immobiliare e finanziario riconducibile ai soggetti proposti e intestato ai loro più stretti familiari che, pertanto, hanno rivestito la qualità di prestanome.
Il patrimonio posto in sequestro consta di: due appartamenti con garage siti nel Comune di Martinsicuro, un appartamento di 6,5 vani con garage siti nel Comune di Giugliano in Campania (NA), un negozio sito nella città di Napoli nonché vari rapporti finanziari ( conti correnti e conti deposito per un valore complessivo di circa € 250.000). L’intero valore del patrimonio in sequestro ammonta a circa € 650.000,00.-