Come ogni anno, la terza domenica di novembre ricorre la “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada”, un momento di ricordo che viene dedicato alle vittime di incidenti stradali e ai loro familiari, ma anche un momento di riflessione sull’importanza di adottare su strada comportamenti corretti e consapevoli da parte di ognuno, sia esso automobilista, motociclista o pedone.
Tra le maggiori cause di incidenti stradali ci sono i comportamenti sbagliati dei conducenti e il mancato rispetto del codice della strada; è per questo che la Polizia di Stato, con le donne e gli uomini della Polizia stradale, organizza campagne di sensibilizzazione e informazione sui rischi derivanti da comportamenti errati alla guida. Queste iniziative sono messe in campo sotto il profilo comunicativo, informativo e con accordi con enti ed istituzioni, al fine di ridurre la mortalità sulle strade.
Guidare un veicolo dopo aver bevuto alcolici o aver assunto droghe, oppure utilizzare il cellulare mentre si è alla guida o si attraversa la strada, è estremamente pericoloso per sé e per chi si incrocia sul proprio percorso.
Basti pensare che il solo rispondere al cellulare, fa distogliere lo sguardo dalla strada per un tempo variabile di alcuni secondi che, se si è alla guida di un veicolo, possono diventare fatali. Ad una velocità di 50 chilometri orari, infatti, bastano solo due secondi per percorrere circa 30 metri e se in quei 2 secondi lo sguardo non è rivolto alla strada, è come se si guidasse completamente bendati.
L’attenzione della Polizia di Stato su questo tema è rivolta anche ai ragazzi, attraverso incontri nelle scuole con i poliziotti della Stradale, per avvicinare i giovani alla cultura della legalità, della prevenzione e per promuovere corretti stili di vita, per stimolare in loro, futuri conducenti, una maggiore responsabilità nei comportamenti alla guida, che rimane sempre la precauzione più efficace per prevenire gli incidenti stradali.
Il nostro Paese, inoltre, aderisce all’iniziativa dell’Unione europea sulla sicurezza stradale con la prospettiva di arrivare, nel 2030, a ridurre del 50 per cento il numero sia delle vittime che dei feriti gravi, per poi raggiungere l’obiettivo di azzerare il numero delle vittime della strada entro il 2050.
Secondo i dati Istat, nel 2021, gli incidenti stradali sono stati 151.875, nei quali hanno perso la vita 2.875 persone, mentre i feriti sono stati 204.728. Dati incoraggianti se confrontati con quelli del 2001, anno in cui si erano verificati 263.100 incidenti che provocarono 7.096 vittime e 373.286 feriti. A fronte di volumi di traffico sempre maggiori, dunque, gli incidenti e soprattutto i morti, si sono quasi dimezzati (quasi il 58 per cento in meno di incidenti e il 40 per cento in meno di morti).
La Polizia di Stato è comunque sempre al fianco delle vittime e ai loro familiari, grazie ad operatori che, opportunamente formati per fronteggiare situazioni particolarmente dolorose, come possono essere gli incidenti stradali o ferroviari, aiutano chi è sopravvissuto all’incidente o i familiari della persona deceduta a riprendere il controllo della propria vita e ad elaborare il lutto.
In questa giornata dedicata alle vittime di incidenti, infine, un ricordo particolare va anche agli appartenenti alle Forze di polizia che sono sulla strada tutti i giorni per compiere il proprio dovere e che spesso, purtroppo, pagano un tributo altissimo.