“Ormai si balla dappertutto, tranne nei locali nati per ballare. Si tratta si un’ipocrisia bella e buona alla quale il governo ha il dovere di porre fine immediatamente. Abbiamo bisogno di una data certa nella quale le discoteche potranno finalmente accogliere le persone, garantendo loro sicurezza e rispetto dei protocolli sanitari. Tutto il resto è abusivismo, senza regole né controlli. Non si capisce come il governo possa tollerare questo stato di cose. Si tratta di fenomeni che segnaliamo da mesi, in spiaggia, nelle piazze, e che con la fine del coprifuoco sono ovviamente aumentati. In tutta Europa i locali sono stati riaperti mentre in Italia rimangono chiusi, ormai da 17 mesi, nonostante il Cts abbia dato il suo via libera. Perché? Qual è la ratio alla base di certe scelte?”.
“Sappiamo che all’interno del governo esistono diverse sensibilità, ma è ora che le resistenze ingiustificate vengano superate, non solo per tutelare un comparto di cui evidentemente interessa a pochi, visto che veniamo ignorati anche quando si tratta di stanziare sostegni economici, ma soprattutto per la sicurezza di tutti quanti. Non si possono accettare trattenimenti danzanti e rave party sregolati se poi si continuano a bloccare le attività legali e sicure. È assurdo. Fateci lavorare, nell’interesse di tutti quanti! Non sappiamo più come gridarlo!”.
Così Maurizio Pasca, Presidente di Silb-Fipe, Il Sindacato Italiano dei Locali da Ballo, la più importante associazione italiana di categoria che raduna il 90% delle imprese del comparto.