In un momento di grave crisi sanitaria si continua a perseverare nel vergognoso “ping pong” tra le Istituzioni a danno dei giovani medici che attendono di accedere alle scuole di specializzazione.
Lungaggini burocratiche insopportabili rispetto alle quali le Organizzazioni sindacali della dirigenza medica chiedono di sbloccare con urgenza le assegnazioni per consentire ai colleghi di avere certezze e finalmente pianificare il proprio futuro.
Intanto si chiede ai medici pensionati di tornare in corsia e, contemporaneamente, si impedisce ai giovani medici di fare il loro percorso di formazione lavoro.
Non è più tempo di “giochetti”, il Covid ha portato morte e sofferenze, soprattutto tra gli operatori sanitari che non sono più disponibili a fare sconti a nessuno.
Se Ministro e Dirigenti del Ministero Università e Ricerca non sono in grado di svolgere il loro dovere di assicurare ai nostri giovani colleghi un percorso di formazione professionale e di successivo avvio al lavoro senza continui e inspiegabili intoppi, è giunto il momento che lascino i loro incarichi.