Un orsetto di pelouche spaventato che si copre gli occhi. Il giocattolo per eccellenza dei bambini, il loro migliore amico, quello da stringere a sé quando si va a dormire o quando si ha bisogno di un po’ di affetto, ritratto in modo innaturale.
E’ l’immagine della locandina scelta per il Seminario Nazionale dal titolo “Abuso & Maltrattamento all’Infanzia”, che si tiene a Roma, presso The Church Palace, il 19 e 20 ottobre prossimi.
L’evento è patrocinato dalla SIP (Società Italiana di Pediatria) e dalla SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) e vi prenderanno parte neuropsichiatri infantili, docenti di Pediatria, psicoterapeuti familiari, pediatri e sessuologi, oltre a psicologi e Direttori di Consultori.
Il trauma e le sue conseguenze, il maltrattamento nell’ambulatorio del Pediatra di libera scelta, il ruolo del Pronto Soccorso generale e pediatrico: luci ed ombre; il maltrattamento fisico, l’abuso sessuale e la complessità della diagnosi, le fratture e il ruolo della radiologia: sono questi gli argomenti principali al centro della due giorni. Spazio anche a temi come la “violenza assistita”, la “rete”: i rischi, le trappole, le raccomandazioni; il bambino ricoverato: l’assistenza e la terapia; la “rete”: le Istituzioni e le norme, fino all’epidemiologia, con relativi costi economici e sociali, ed alla prevenzione del maltrattamento e il pediatra.
Il maltrattamento e l’abuso sessuale all’infanzia e all’adolescenza costituiscono un rilevante problema di salute pubblica, come riferisce la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità sia per l’incidenza delle espressioni cliniche, sia per le conseguenze e gli esiti anche gravi che coinvolgono le vittime che, se non affrontate correttamente, alimentano una reiterazione delle stesse violenze nelle generazioni successive.
“Il Seminario – spiega il Dott. Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS – ha l’obiettivo di far maturare una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza che deve superare i confini delle competenze specialistiche e deve puntare ad integrare conoscenze, competenze e procedure diagnostiche e terapeutiche per rilevare tempestivamente i sintomi del disagio e definire diagnosi, assistenza e cura nell’interesse di ragazzi e adolescenti. Noi pediatri dobbiamo essere in prima linea per intercettare i ‘segnali’, per una diagnosi precoce e per la prevenzione dello stesso maltrattamento”.
“Inoltre – conclude il Dott. Di Mauro – non possiamo ignorare che ‘il catalogo delle espressioni del maltrattamento deve essere continuamente aggiornato inserendo nello stesso la ‘violenza assistita’ subita da bambini e adolescenti all’interno delle famiglie conflittuali e delle violenze di genere e tutti i casi di bullismo, di cyberbullismo, di pedopornografia che contribuiscono in modo significativo ad alimentare il disagio di quei ragazzi”.