Aumentano le frodi telematiche, sempre più sofisticate. Confconsumatori ha ottenuto presso l’ABF un rimborso da oltre 12 mila euro per un cittadino di Roma
La fattispecie è più o meno sempre la stessa: prima arriva l’sms dall’Istituto di Credito (apparentemente dal canale ufficiale della banca) che allarma il consumatore con una minaccia: l’imminente blocco della carta, un accesso anomalo all’home banking, ecc. Dopo pochi minuti, ecco la telefonata dal finto operatore dell’Istituto che, sfruttando la vulnerabilità del cittadino confuso e preoccupato, porta a segno la truffa ottenendo informazioni per accedere al conto o inducendo il consumatore ad autorizzare operazioni online. Si chiamano SMS Spoofing e Vishing, si tratta di frodi ben congegnate, sempre più frequenti e che si scontrano, spesso, con il rifiuto, da parte dell’Istituto di Credito, a rimborsare il cliente danneggiato. Ma vale la pena di insistere: Confconsumatori, particolarmente attiva sul fronte delle truffe telematiche, continua a ottenere importanti vittorie di fronte all’Arbitro Bancario Finanziario, l’ultima, da oltre 12 mila euro, a Roma.
ROMA, RESTITUITI OLTRE 12 MILA EURO – Nel febbraio 2022 un cittadino di Roma aveva ricevuto un sms da un numero riconducibile all’Istituto di Credito presso il quale aveva il proprio conto corrente. Il messaggio invitava ad inserire con urgenza alcuni dati per evitare il blocco della carta associata al conto. Poco dopo era arrivata la telefonata del presunto addetto dell’Istituto il quale si offriva di guidare il cliente nelle operazioni di sblocco, dimostrando anche di conoscere la sua password. Al termine, un’altra telefonata, questa volta del centro antifrode, avvisava il romano di movimenti sospetti: sul conto, infatti, erano comparse varie operazioni – mai richieste – di pagamenti e prelievi per complessivi 12.248 €. L’Istituto di Credito aveva rifiutato ogni richiesta di rimborso, ma grazie all’intervento di Confconsumatori Roma il malcapitato si è rivolto all’Arbitro Bancario Finanziario e ha ottenuto la restituzione dell’intera somma sottratta.
«L’Arbitro – ha commentato l’avvocato Barbara d’Agostino, Presidente di Confconsumatori Lazio – ha statuito in pieno rispetto della normativa vigente che tutti i servizi di pagamento offerti elettronicamente devono essere prestati in maniera sicura, adottando tecnologie in grado di garantire l’autenticazione certa dell’utente e riducendo al massimo il rischio di frode. In questo caso, l’Istituto non ha prodotto una completa documentazione relativa alla registrazione, contabilizzazione e autenticazione delle operazioni disconosciute, non assolvendo in questo modo il proprio onere probatorio di autenticazione ed esecuzione, per tale motivo è stato condannato al rimborso delle somme illegittimamente sottratte dal conto corrente».
Scarica la decisione dell’Arbitro Bancario Finanziario.
LOTTA ALLE TRUFFE DIGITALI – Non si tratta di una vittoria isolata, Confconsumatori ha ottenuto diverse vittorie in materia di truffe digitali, un fenomeno purtroppo in aumento negli ultimi anni. Le numerose attività dell’associazione mirate a contrastare e prevenire le frodi telematiche sono consultabili sul sito di Confconsumatori.
Si segnala in particolare l’iniziativa “Chi ha paura del web?” e il webinar del dicembre 2022 il webinar “Prima e dopo la truffa digitale: strumenti di tutela del cittadino”: durante l’evento, numerosi esperti hanno affrontato il tema delle truffe di nuova generazione (ad esempio il QRishing), con un’attenzione particolare anche a quello che accade all’estero, e fornito indicazioni e consigli utili sia per prevenire i rischi, sia per tutelarsi dai danni da frode digitale.