“Oggi è il 43esimo anniversario della strage alla stazione di Bologna. Uno degli attacchi più gravi e vili alla nostra democrazia, alla convivenza civile, alle stesse istituzioni repubblicane. Ci furono 85 vittime, 200 feriti, famiglie intere spazzate via in un attimo. Non dimenticare ciò che è stato è la precondizione per continuare a chiedere verità e giustizia per tutte le vittime di quella orribile strage.” Lo afferma, in una dichiarazione, Francesco Gallo, deputato di “Sud chiama Nord” in occasione dell’anniversario della strage alla stazione di Bologna.
L’on. Gallo ricorda “il tragico filo di sangue che lega quella strage alla mia regione, la Sicilia. Solo poche settimane prima diversi cittadini siciliani avevano perso la vita nel volo del DC9 dell’Itavia, partito proprio da Bologna e caduto sui cieli di Ustica. Nella strage del 2 agosto 1980 furono nove i siciliani che persero la vita, insieme ad altri italiani e molti turisti stranieri venuti in Italia per trascorrere le loro vacanze”.
“Nel rinnovare la solidarietà e vicinanza a tutti i familiari delle vittime -conclude l’on. Gallo- un pensiero doveroso va ai miei corregionali che quel giorno, in un binario o nella sala di aspetto del più importante snodo ferroviario d’Italia, persero la vita: Vito Ales, Onofrio Zappalà, Salvatore Seminara, Antonino Di Paola, Vittorio Vaccaro, Eleonora Geraci e i tre fratelli Leo Luca, Angela e Domenica Marino. Al loro ricordo e a quelli di tutte le vittime della follia terroristica ci inchiniamo e rinnoviamo il nostro impegno per la verità e la giustizia”