Quattro giorni dedicati alla formazione per fornire ai colleghi maltesi conoscenze e competenze utili ad affrontare criticità di tipo medico sanitario durante le missioni umanitarie: è il Gozo Project promosso da CISOM e Ordine di Malta, in programma dal 12 al 15 ottobre a Gozo (Malta) e vedrà istruttori e formatori del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta impegnati in una serie di corsi, con particolare attenzione all’aspetto pratico e addestrativo.
Si inizia mercoledì 12 ottobre con il Corso di Primo Soccorso tenuto dai dottori Paolo Murabito e Danilo Tolomeo, rispettivamente responsabile sanitario del Gruppo Catania e Gruppo Ragusa del CISOM. Verranno condivise le linee guida per saper riconoscere i sintomi dei principali traumi e patologie e verrà condiviso il metodo di intervento durante un intervento di primo soccorso. Giovedì 13 ottobre, invece, sarà una giornata dedicata al Corso BLSD – Basic Life Support And Defibrillation.
I formatori CISOM Graziano Cascone, Gaetano d’Arrigo e Paolo Murabito prepareranno i partecipanti all’utilizzo dei Defibrillatori Semi Automatici Esterni (DAE) e insegneranno loro le manovre di primo soccorso per intervenire tempestivamente in caso di arresto cardiaco. In programma anche il Corso per la Gestione delle Emergenze Ostetriche – a cura della dottoressa Provvidenza Castronovo, specialista in ostetricia e ginecologia – per offrire una preparazione teorico-pratica utile a riconoscere le priorità cliniche e organizzative delle emergenze ostetriche ed essere, quindi, in grado di gestirle in maniera efficace e proattiva.
Venerdì 14 ottobre, si terrà piccola cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione ai volontari dell’Ordine di Malta. Sarà anche l’occasione per presentare le attività che vedono i volontari del CISOM e maltesi impegnati su più fronti dall’assistenza a malati e fragili al soccorso ai migranti in mare. Per l’ultimo giorno di formazione, il 15 ottobre, è prevista una piccola esercitazione pratica in occasione del pellegrinaggio verso il santuario di Ta Pinu. I volontari metteranno in pratica le nozioni apprese e si adopreranno per assicurare assistenza sanitaria ai pellegrini che si recano nel luogo di culto.