Il Codacons si costituirà parte offesa nell’inchiesta condotta dalla Dda milanese che ha portato oggi a 43 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di politici, amministratori pubblici e imprenditori, accusati di corruzione nella spartizione di appalti pubblici.
“Ancora una volta si assiste in Italia ad una presunta organizzazione a delinquere finalizzata ad alterare l’aggiudicazione di importanti appalti relativi a servizi pubblici resi ai cittadini – afferma il Codacons – Illeciti che, se confermati, avrebbero ripercussioni dirette per la collettività, in quanto l’aggiudicazione degli appalti sarebbe stata disposta non sulla base del merito e dei requisiti, ma grazie a tangenti e corruzione, con effetti negativi sui servizi resi all’utenza”.
Per tale motivo il Codacons si costituirà parte offesa nell’inchiesta e, se saranno confermati gli illeciti contestati, chiederà ai responsabili un maxi-risarcimento per i danni arrecati alla collettività.