Tavolo Asilo e Immigrazione: il nuovo “decreto Albania” scelta di assai dubbia legittimità

Nonostante le reiterate dichiarazioni di questi mesi della Presidente del Consiglio Meloni sui centri in Albania, è oggi evidente che non hanno funzionato. Altrimenti non si sarebbero arresi tentando di cambiarne la destinazione d’uso e attestando il fallimento definitivo del famoso modello albanese.

La possibilità di aprire delle strutture di detenzione amministrativa per stranieri   espulsi al di fuori del territorio europeo è scelta di assai dubbia legittimità e non farà che allungare le procedure e la spesa a carico dello Stato, oltre che sottoporre a trattamenti disumani e degradanti persone che non hanno commesso alcun reato.

Con il DL approvato oggi, sulla cui legittimità diranno i giudici, nazionali e internazionali, il governo cerca di trasformare in altro il protocollo sottoscritto con il governo albanese.

L’idea di utilizzare i centri albanesi come Centri di permanenza per il rimpatrio è solo un modo per evitare di dichiarare il fallimento del progetto originario e giustificare l’insensato spreco di fondi pubblici. Risorse che sarebbero potute essere utilizzate per migliorare il sistema italiano, dove tempi e procedure sono intollerabilmente lunghi.

I rimpatri forzati in questi anni hanno subito ritardi nell’esecuzione a causa della mancanza di accordi con molti dei paesi d’origine delle persone in attesa di espulsione. Il numero dei posti e la durata della detenzione non hanno mai inciso sul risultato finale. Guardando i numeri si tratta sempre di alcune migliaia di persone rimpatriate attraverso i CPR, intorno ai 5 mila, segno evidente della loro inutilità e della necessità della loro chiusura.

Il Tavolo Asilo e Immigrazione denuncia ancora una volta la produzione compulsiva e strumentale da parte del governo di leggi “ad propagandam” sul tema dell’immigrazione, in palese contrasto con l’interesse del nostro Paese e con lo scopo di alimentare una narrazione negativa dell’immigrazione.

Chiediamo al governo di fermarsi e alle forze politiche che lo sostengono di intervenire a partire dalla realtà e dagli interessi generali del Paese. Basta leggi dannose che producono solo sofferenze e trattamenti disumani.

 

Per il Tavolo Asilo e Immigrazione:

A Buon Diritto, ACLI, ActionAid, ARCI, ASGI, Casa dei Diritti Sociali, CGIL, CIES, CIR, Commissione Migrantes e Gpic Missionari Comboniani Provincia Italiana, EMERGENCY, Europasilo, Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose, International Rescue Committee Italia, Intersos, Italiani Senza Cittadinanza, Medici del Mondo, Oxfam Italia, Recosol, Refugees Welcome Italia, Senza Confine, SIMM.