800 861061 è il numero del Servizio nazionale Telefono Verde AIDS e Infezioni sessualmente Trasmesse (TV AIDS e IST), che è attivo dal 1987 ed è collocato all’interno dell’Unità Operativa Ricerca psico-socio-comportamentale, Comunicazione, Formazione del Dipartimento Malattie Infettive – Istituto Superiore di Sanità.
Questo importante traguardo valorizza quanto portato avanti negli anni dall’equipe del TV AIDS e IST, nell’ambito di un’attività istituzionale, finalizzata alla prevenzione primaria e secondaria dell’HIV, dell’AIDS e delle IST. Attività attraverso la quale è stato possibile erogare incessantemente, in maniera personalizzata e scientificamente corretta, informazioni e consulenza in materia legale a persone-utenti presenti sul territorio italiano, ma anche a coloro i quali vivano all’estero mediante il contatto Skype “uniticontrolaids”. L’attività di prevenzione è attuata attraverso l’intervento telefonico strutturato in un percorso comunicativo-relazionale in fasi (iniziale – intermedia – finale), secondo alcune competenze di base del counselling.
Nel corso del lungo arco temporale l’equipe multidisciplinare del TV AIDS e IST ho risposto ad un totale di 2.289.432 quesiti, all’interno di 822.580 interventi di HIV/AIDS/IST counselling telefonico. Per il 76 % le telefonate sono pervenute da persone di sesso maschile. L’età mediana delle persone-utenti afferenti al TV AIDS e IST è di 29 anni (IQR: 23-36 anni). Per il 46,1%, le telefonate sono state effettuate da persone che hanno dichiarato di risiedere nelle regioni del Nord Italia. I quesiti posti dalle persone-utenti hanno riguardato, in particolare le modalità di trasmissione dell’HIV e delle altre IST (28,1%) nonchè l’accesso e la fruibilità dei test diagnostico-clinici (25,6%). In circa il 12% dei quesiti posti è stata evidenziata una disinformazione, soprattutto riguardo all’infezione da HIV. Vedi Infografica.
Anche se gli anni in cui l’HIV e l’AIDS rappresentavano una problematica sanitaria con inevitabile amplificazione a livello sociale e mediatico appaiono lontani nel tempo, l’HIV e più in generale tutte le altre IST costituiscono, ancora oggi, un problema per la salute della popolazione, particolarmente per alcune fasce più vulnerabili, quali i giovani. Pertanto risulta necessario mantenere elevata la consapevolezza del rischio infettivo associato all’attività sessuale e, al contempo, assicurare risposte appropriate e rigorose sotto il profilo scientifico alle continue richieste informative formulate da parte degli utenti del TV AIDS e IST e del Sito Uniti contro l’AIDS, che dal 2013 affianca il TV AIDS e IST con una comunicazione online.
Attività 2021
Nel periodo tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021 sono pervenute al TV AIDS e IST – 800 861061, 7.175 telefonate, delle quali 6.013 (83,8%) provenienti da persone di sesso maschile, 1.160 (16,2%) da persone di sesso femminile e 2 da persone transessuali. Tra gli utenti le fasce di età prevalenti sono risultate quelle fra i 20 e i 29 anni (26,8%) e tra i 30 e i 39 anni ed (34,5%) con una età mediana di 35 anni. Le chiamate sono pervenute dal Nord Italia (46,1%), dal Centro (26,4%), dal Sud (20,9%) e dalle Isole 465 (6,5%), con un tasso per 100.000 abitanti maggiore, per le regioni del Centro Italia. Nel 59,9% delle telefonate gli utenti hanno dichiarato di aver avuto rapporti eterosessuali, inclusi i clienti di prostitute e di transessuali (17,4%), nel 13,1% rapporti omosessuali mentre nel 23,5% dei casi non sono emersi comportamenti a rischio infettivo (Non Fattori Di Rischio – NFDR).
I quesiti posti dagli utenti, e le aree tematiche trattate all’interno del colloquio di HIV/AIDS/IST counselling, nel 2021, sono stati complessivamente 25.548 e hanno riguardato principalmente: le modalità di trasmissione dell’HIV e delle altre IST (32,6%); le informazioni sui test, (28,5%) e i temi riguardanti l’area psico-sociale (13,3%).
Nell’anno 2021, 55 persone si sono rivolte al TV AIDS e IST specificamente per problematiche di natura legale e di tutela dei diritti. Gli utenti, prevalentemente di sesso maschile (76,4%) e con infezione da HIV (78%), con un’età mediana di 50 anni, hanno posto quesiti riguardo aspetti di tutela della privacy per HIV/AIDS, particolarmente in ambito lavorativo e in conseguenza dell’emergenza da COVID-19, questioni inerenti previdenza e assistenza, e procedure di invalidità civile.
Il Servizio email tvalis@iss.it dedicato alle persone sorde ha consentito di facilitare questa popolazione nell’accesso ad informazioni scientifiche e aggiornate relativamente all’HIV e anche alle altre IST. Al Servizio e-mail dell’UO RCF rispondono sempre i ricercatori esperti del Telefono Verde AIDS e IST, in modo gratuito ed assicurando la massima riservatezza ai contenuti delle e-mail, secondo le leggi vigenti in materia di privacy. Nel corso del 2021 sono pervenute all’indirizzo tvalis@iss.it oltre 30 email.
Nel 2021, come per l’anno precedente, gli esperti hanno accolto esigenze informative degli utenti anche in merito all’emergenza sanitaria da COVID-19: sono state rilevate 440 telefonate nelle quali sono emerse esigenze informative sugli aspetti clinici e sociali della pandemia in atto. I colloqui telefonici hanno coinvolto prevalentemente utenti di sesso maschile (81,8%) e le classi d’età più rappresentate sono risultate rispettivamente 25 – 29 anni (11,6%); 30 -34 anni (15,2%); 35 – 39 anni (16,8%); 40 – 44 anni (17,3%). Il colloquio telefonico ha riguardato le possibili vie di contagio del SARS-CoV-2 (35,0%), la vaccinazione e le principali terapie (32,5%) e le informazioni sui tamponi (16,6%). Tale attività telefonica ha consentito anche di dare informazioni sui servizi nazionali e regionali attivati per l’emergenza da COVID-19, con specifico riferimento al Numero di pubblica utilità 1500 del Ministero della Salute, ai Numeri Verdi attivati nelle Regioni e Province Autonome, ai Siti ufficiali degli Assessorati alla Salute e di Istituzioni (Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, ecc.). Nell’ambito delle consulenze in materia legale, sono state specificamente affrontate le problematiche delle persone HIV+, in conseguenza della situazione di emergenza da COVID-19 con particolare riguardo ai profili di tutela della privacy ed all’accesso ai Servizi Clinici sul territorio per i controlli periodici e per la consegna della terapia antiretrovirale.
L’intervento del Telefono Verde AIDS e IST è stato integrato, anche per l’anno 2021, da una comunicazione online attraverso il Sito Web Uniti contro l’AIDS, l’account Twitter @UniticontroAIDS, e il canale YouTube uniticontrolaids. In un periodo caratterizzato dall’emergenza sanitaria da COVID-19, la rete ha rivestito un ruolo cruciale per fornire corrette, chiare ed immediate informazioni non solo su problematiche legate alla pandemia ma anche relativamente all’HIV ed alle IST.
Il Sito Uniti contro l’AIDS ha pubblicato contenuti scientificamente corretti ed aggiornati sull’HIV e le IST ma anche sul COVID-19 in sinergia con i siti web del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, fornendo informazioni sulle modalità di prevenzione e diagnosi di queste patologie nonché sui Servizi territoriali dedicati. Specifiche indagini sono state svolte per conoscere il livello di accettabilità della vaccinazione anti SARS-Cov-2 e l’impatto delle terapie antiretrovirali sulla qualità di vita delle persone con HIV. Tutti i diversi contenuti, integrati dall’attività di social media marketing, hanno permesso di raggiungere, in termini di traffico sul Sito Uniti contro l’AIDS, circa 230.000 utenti per un totale di oltre 265.000 sessioni e 550.000 visualizzazioni di pagina. Nel 2021 le pagine più visitate del Sito sono risultate quelle relative ai test per HIV e IST e quelle inerenti all’impatto del COVID-19 nelle persone che vivono con l’HIV.
In occasione del 1° dicembre, Giornata Mondiale di Lotta contro l’AIDS e della Giornata Nazionale della Salute della Donna, il Sito Uniti contro l’AIDS, congiuntamente al TV AIDS e IST, ha implementato l’attività informativa su tali tematiche, fornendo ampia risonanza alle iniziative sociali e scientifiche sul territorio.
Fonte: Istituto Superiore di Sanità