1600 km una distanza che ci divide dai bombardamenti in atto in questi giorni in Ucraina, guardiamo le immagini come se fossero lontane da noi ma che tragicamente ci uniscono. E noi cosa possiamo fare oltre che restare a guardare?
Una campagna che riguarda tutti noi, una campagna che #tiriguarda in prima persona nata dal team di Ratio Studio, da sempre impegnata in campagne di sensibilizzazione sui temi sociali ha concepito un’idea per non essere immobili davanti a ciò che sta accadendo poco lontano da noi.
“Ognuno di noi credo si sia chiesto come poter aiutare ma il senso di impotenza ha sopraffatto tutti – spiega Francesca Caruso Co-Founder di Ratio Studio – in un momento dove sembrava stessimo riacquisendo il nostro diritto alla vita, quello che la pandemia ci aveva tolto”.
Anche a 1600km di distanza possiamo fare qualcosa con un semplice gesto per sentirci meno impotenti. Il sentire comune si fa spazio, oggi la guerra ci riguarda, e non possiamo voltarci dall’altra parte.
A parlare sono i volti delle mamme che silenziosamente e scrupolosamente attaccano addosso ai propri figli etichette che indicano i gruppi sanguigni per far in modo che si possa intervenire in caso di necessità.
Ed e proprio ai bambini e al loro futuro, ora incerto, che dobbiamo pensare e l’unico modo per poter agire anche se distanti è donare ad associazioni umanitarie impegnate sul campo cercando di riunirle tutte per facilitare le donazioni.
Perché la storia avrebbe dovuto insegnarcelo, oggi la storia siamo noi.