Hanno ammassato legna al ‘Varco 1’ del cantiere della Tav, provocando fiamme alte circa 4 metri, i No Tav che ieri sera hanno dato vita ad una dimostrazione contro la Torino-Lione in Valle di Susa. La Digos della Questura di Torino ha identificato 50 appartenenti al centro sociale Askatasuna di Torino e al Movimento No Tav.
Saranno denunciati per la violazione dell’ordinanza che ha esteso la ‘zona rossa’ intorno al cantiere. Sette sono accusati anche di inottemperanza al foglio di via, altri undici per accensioni pericolose.
Gli attivisti, nel corso dell’iniziativa, hanno altresì scandito slogan e cori all’indirizzo della Polizia battendo con delle pietre le griglie della cancellata metallica.
Nella circostanza, personale DIGOS della Questura di Torino ha riconosciuto 50 appartenenti al centro sociale Askatasuna e al Movimento No Tav, che saranno denunciati per aver effettuato l’iniziativa in violazione dell’ordinanza emessa ex art. 2 TULPS dal Prefetto di Torino.
In particolare, tra questi, sette (sei torinesi ed una militante etnea) saranno denunciati anche per inottemperanza al “foglio di via obbligatorio” dal Comune di Chiomonte, mentre altri undici saranno deferiti all’Autorità Giudiziaria per accensioni pericolose (e saranno applicate nei loro confronti anche sanzioni amministrative), tra cui vi sono due noti esponenti del centro sociale Askatasuna nei cui confronti pende ancora un procedimento sulla richiesta di applicazione della “Sorveglianza Speciale” avviata dalla locale Procura della Repubblica, su informativa della DIGOS di Torino.
Giova, altresì, precisare che tra gli altri trentadue attivisti denunciati dalla DIGOS per violazione dell’ordinanza Prefettizia ex art 650 c.p., vi sono anche i noti leader di Askatasuna ROSSETTO Giorgio, RAVIOLA Umberto e MARZUOLI Mattia che, nel pomeriggio di ieri, subito dopo la notifica dell’ordinanza del Tribunale del Riesame sulle misure cautelari adottate per gli episodi di violenza perpetrati dagli stessi in occasione del G7 di Venaria Reale (convertendo la misura degli arresti domiciliari in obbligo di presentazione alla P.G.), si sono recati presso il Varco 1 violando pertanto il provvedimento dell’Autorità Prefettizia.
A seguito dei summenzionati episodi criminosi, nei prossimi giorni verranno avviate le procedure per l’emissione di altri “Fogli di Via” e misure di prevenzione.