Torino – Si fingevano carabinieri per truffare e derubare persone anziane: padre e figlio già arrestati in flagranza lo scorso 31 marzo, sono stati raggiunti in carcere da un’ordinanza di custodia cautelare a conclusione di un’indagine condotta dai poliziotti della Squadra mobile di Torino che ha smascherato una truffa avvenuta l’autunno scorso ai danni di coniugi anziani.
Attraverso le riprese delle telecamere di casa delle vittime, che hanno registrato le fasi salienti della truffa, gli investigatori sono riusciti ad individuare i due uomini e a ricostruire il loro modus operandi.
L’anziana signora era stata avvicinata sotto casa dal finto carabiniere che le aveva riferito di alcuni furti avvenuti di recente nel palazzo e che avrebbe dovuto effettuare un controllo anche all’interno della sua abitazione. L’anziana, fidandosi, l’ha condotto in casa dove c’era anche il marito e dopo un breve sopralluogo il truffatore ha convinto i due anziani che i ladri fossero passati dal balcone per entrare in casa.
L’uomo aveva condotto la signora sul terrazzo per farle notare la presenza a terra di alcuni oggetti, ovviamente posti dallo stesso pochi istanti prima, per simulare l’intrusione di estranei.
A quel punto il finto carabiniere aveva comunicato all’anziana che avrebbe contattato la figlia, e simulando una telefonata con quest’ultima, aveva invitato la vittima a verificare in sua presenza se i soldi ed i gioielli custoditi in casa fossero ancora al loro posto; quindi, se ne era impossessato in un momento di distrazione della signora per poi dileguarsi. Anche il figlio, secondo l’indagine, è stato implicato nelle truffe facendo da autista e da palo durante i colpi.
Far entrare in casa degli sconosciuti, anche se si dichiarano appartenenti alle Forze dell’ordine o di agire per loro conto, è sempre rischioso. In questi casi vi consigliamo un ottimo deterrente, prima di farli entrare telefonate alla Polizia, chi è in malafede troverà una scusa per allontanarsi.