Il numero di italiani in viaggio tra Natale e Capodanno è inferiore rispetto al periodo pre-Covid, ma la spesa complessiva per le vacanze di fine anno risulterà quest’anno sensibilmente più elevata a causa dei pesanti aumenti di prezzi e tariffe che hanno investito anche il comparto turistico. Lo afferma il Codacons, commentando l’indagine di Federalberghi.
Rispetto al 2019, quando i cittadini che si concessero una vacanza tra Natale e Capodanno furono circa 18,5 milioni, quest’anno partiranno 1,1 milioni di italiani in meno – spiega il Codacons – Nonostante tale riduzione, tuttavia, la spesa complessiva per i viaggi di fine anno sale dai 13 miliardi del 2019 ai 13,1 miliardi del 2022. Ciò a causa dei pesanti rincari di prezzi e tariffe che si sono abbattuti anche sul settore dei viaggi.
In base agli ultimi dati Istat, infatti, i biglietti aerei dei voli internazionali sono rincarati del 101,6% su base annua, i voli europei del 94,1%, quelli nazionali dell’80,4% – analizza il Codacons – Chi rimarrà in Italia, deve fare i conti con i rincari di hotel, alberghi e strutture ricettive, le cui tariffe sono salite del +12,9% rispetto allo scorso Natale, mentre per mangiare al ristorante si spende in media il 6,5% in più.
A fronte quindi di una riduzione delle partenze del 6% rispetto al 2019 la spesa complessiva aumenta, e anche le vacanze di fine anno saranno, purtroppo, all’insegna dei rincari di prezzi e tariffe – conclude l’associazione.