Gli agenti della IV Zona Polizia di Frontiera, Settore di Tarvisio hanno proceduto, nella giornata di ieri, al sequestro di 27 cuccioli di bull dog francese trasportati dalla frontiera austriaca sino in Italia da un’autovettura modello Mercedes classe C di proprietà di un cittadino italiano di 39 anni nato in Brasile.
Nello specifico all’atto del controllo dell’autovettura modello Station Wagon gli operatori udivano abbaiare dei cani. Veniva pertanto invitato il conducente ad aprire il portabagagli. Stipati nello stesso, in condizioni igienico sanitarie del tutto precarie, gli agenti hanno trovato 27 cuccioli di cane di razza bull dog francese rinchiusi in una gabbia di dimensioni 100, 90 e 30 cm di altezza perfettamente incastrata nell’auto.
Di qui i primi accertamenti inerenti la documentazione sanitaria, i passaporti e micro chip necessari per l’attraversamento alla frontiera dei cuccioli. La mancanza di alcuna attestazione e documento permetteva agli agenti su strada di accompagnare il conducente presso gli Uffici di polizia del Settore frontiera di Tarvisio, ove veniva dapprima identificato ed in seguito invitato a fornire informazioni sul proprio viaggio. Proveniente dall’Austria era diretto a Firenze per la successiva cessione delle bestiole.
L’attività svolta permetteva di configurare le ipotesi criminose del maltrattamento di animali in capo al conducente nonché il reato di traffico illecito di animali da compagnia, per le quali l’uomo veniva deferito in stato di libertà all’A.G. competente.
Veniva altresì accertata l’aggravante della tenera età dei cuccioli, al di sotto dei 90 giorni, così come accertato dal team di medici veterinari della A.A.S. 3 di Gemona del Friuli che giungevano sul posto per i relativi accertamenti sanitari.
Numerosi i sequestri di cuccioli effettuati dagli operatori del Settore di Tarvisio nel corso degli anni. L’esperienza ha portato a ritenere che, con l’approssimarsi delle festività natalizie, possano essere utilizzati come regali per parenti e amici. Circa 500 euro è il prezzo che viene pagato per questi cuccioli, allevati nell’est Europa per poi esser rivenduti al mercato nero. Gli inquirenti indagano per accertare provenienza e destinazione delle bestiole le quali, al momento sotto sequestro, sono state trasportate e affidate al canile sanitario di Udine.