Trasporti ferroviari. Farsi un giretto per capire con chi e con cosa abbiamo a che fare

Di giretti ne andrebbero fatti tanti, in vari luoghi e per vari motivi, ma visto che siamo in estate e tanti italiani per motivi economici sembra che non andranno in vacanza o lo faranno meno rispetto al passato, crediamo sia istruttivo farsi un giretto nelle stazioni delle grandi città (da  Firenze in sù, per capirsi, città di cui riferiamo).

Termine omnicomprensivo: bolgia. Treni frecce o interregionali, ritardo minimo 60 minuti; treni locali e regionali, ritardo minimo 30 minuti. Treni in orario? Boh, visto che i tabelloni di “Arrivi” e “Partenze” riportano solo i treni con l’orario previsto almeno un quarto d’ora prima di quando si è lì a cercare il proprio treno.

Persone e persone che vagano alla ricerca di un’informazione, ma si notano solo i cartelli di alcune biglietterie che dicono “per le informazioni sui treni rivolgersi agli specifici sportelli” che, trovati dopo “cerca e cerca” sono presi d’assalto e scoraggiano anche i più tenaci. Ma ci sono anche i cartelli con le informazioni su come fare se il tuo viaggio ha avuto un problema: una ventina di righe che quando stai leggendo la seconda… l’immagine cambia… beh, diranno a Trenitalia, “noi i cartelli li abbiamo messi”…

 

Mentre gli altoparlanti “gracchiano” messaggi incomprensibili coperti dal brusio delle persone.

 

In questo giretto istruttivo, può venire il desiderio di un caffè o un panino: il primo da 1,40 in sù (abbiamo visto di peggio), ma il secondo come minimo 7 euro (circa il doppio della media della città)… con qualità da sperimentare caso per caso. Più fortunati quelli che si fanno un giretto nel centro commerciale sotterraneo dove, tra “made in Sri Lanka” o “made in Bangladesh” o i saldi in corso, si trovano indumenti convenienti (non considerando, ovviamente, l’eventuale disagio umano nel pagare 10 ciò che ai bambini/lavoratori di questi Paesi viene pagato 0,50… quando va bene). Impeccabile, invece, la possibilità di godere dello shopping ferroviario tra gli scaffali della libreria Feltrinelli.

 

I responsabili della bolgia hanno nomi e cognomi: Trenitalia e ministero dei Trasporti (1)

Chissà se in questa bolgia che abbiamo descritto c’era qualcuno che prendeva appunti per la prossima puntata, visto che questa era la stazione di Firenze, dell’Inferno di Dante Alighieri.

 

1 – https://www.aduc.it/articolo/caos+treni+sudditi+non+passeggeri_37923.php

 

 

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc