Bloccato dal Consiglio di Stato nel suo intento di uccidere gli orsi, il Presidente della PAT ora se la prende con i lupi e dispone l’uccisione di due esemplari totalmente a caso. LNDC Animal Protection sottolinea l’importanza della prevenzione e valuta le necessarie azioni legali da intraprendere per salvare anche questi animali selvatici, vittime del pregiudizio e dell’incapacità delle istituzioni
Trento – Il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha emesso un decreto con cui si dispone l’abbattimento di due lupi a causa delle predazioni che sarebbero avvenute nei mesi scorsi in una malga di proprietà del Comune di Ala. Tale provvedimento avrebbe ricevuto persino il parere favorevole dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), l’organo preposto alla sorveglianza della conservazione delle specie selvatiche, perché il “prelievo” di due esemplari non metterebbe a rischio la popolazione dei lupi.
“Non avendo più potere di vita e di morte sugli orsi, grazie alle pronunce del Consiglio di Stato a favore dei nostri ricorsi, Fugatti ha deciso di indirizzare il suo odio verso i lupi, dando inizio alla sua ennesima guerra personale contro la fauna selvatica protetta. Un decreto che francamente non sorprende visti i precedenti provvedimenti del Presidente della PAT. In questo caso l’ordine di uccisione è ancora più contestabile vista la totale casualità con cui verranno sacrificati i due lupi. Non è infatti possibile risalire agli esemplari specifici che avrebbero effettuato le predazioni contestate, e quindi si procederà a uccidere due animali in modo totalmente casuale”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.
“Come abbiamo già fatto in passato più volte per gli orsi, anche in questo caso ci siamo già attivati per valutare tutte le opzioni giuridiche per fermare questo ennesimo attacco ad una specie particolarmente protetta a livello comunitario. Bisogna sottolineare che lo stesso ISPRA, nel parere citato dal decreto di Fugatti, ritiene necessario che la Provincia valuti azioni di miglioramento delle protezioni degli animali nelle malghe ma anche in questo caso la PAT pensa di risolvere i problemi uccidendo. Noi non resteremo a guardare nemmeno questa volta”, afferma Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali LNDC Animal Protection.