Roma – Individuava la potenziale vittima tra le numerose anagrafiche presenti negli elenchi telefonici, poi iniziava la messa in scena criminale. Si presentava come un parente in difficoltà, simulava una grave e imprevista situazione che si sarebbe potuta risolvere con un immediato pagamento indicato come unica via d’uscita.
Raggirate dalla situazione di urgenza e necessità presentata, le anziane vittime cedevano così alle richieste di somme denaro o di beni preziosi che venivano infine ritirati di persona dal truffatore.
Era questo il modus operandi collaudato di un ventottenne, ritenuto responsabile di numerose truffe agli anziani, finito in carcere nell’operazione della Polizia postale di Roma.
Le indagini sono state avviate dai poliziotti, dopo una serie di truffe messe a segno nella Capitale tra settembre 2022 e il mese di maggio dello scorso anno, durante le quali gli investigatori hanno ricostruito 25 episodi di truffe.