
Confconsumatori traccia un bilancio positivo del secondo semestre di attività del nuovo servizio di tutela delle vittime di frodi bancarie digitali, attivato all’inizio del 2024. Grazie allo Sportello online dell’associazione, infatti, decine di consumatori truffati hanno ricevuto assistenza per il recupero delle somme sottratte dai loro conti correnti e carte di credito attraverso tecniche come il phishing o l’sms spoofing.
I NUMERI DELLA TUTELA – Nel secondo semestre del 2024 40 persone si sono rivolte allo Sportello online (nel primo semestre erano state 30) con richieste di aiuto. In due casi le somme sono state immediatamente rimborsate dopo il reclamo, mentre in 32 casi sono stati attivati procedimenti arbitrali (oltre ai 19 del primo semestre 2024) depositati dinanzi all’Arbitro bancario finanziario: tra questi, ben 15 si sono conclusi a favore del consumatori per decisione o transazioni, una decina sono ancora pendenti, mentre in 7 casi l’arbitro si è espresso contro il consumatore. In questi casi si è trattato della cosiddetta “social hacking”. Quanto ai 10 arbitrati pendenti del primo semestre, si sono conclusi con 4 vittorie, 3 accordi transativi positivi per il consumatore e 3 rigetti o pronunce di inammissibilità. In totale, il servizio di assistenza digitale ha recuperato, nel secondo semestre, finora oltre 80 mila euro (complessivamente nel corso del 2024 si parla di 150 mila euro), restituendo così un sollievo economico concreto alle famiglie colpite dalle truffe.
SOCIAL HACKING – È la nuova frontiera della truffa. «In questi casi – dichiara il presidente nazionale di Confconsumatori, Marco Festelli – i malviventi riescono ad accedere a informazioni riservatissime, tipo il saldo del conto corrente. Telefonando al cliente della banca, spacciandosi come funzionario dell’antifrode bancaria e segnalando un tentativo di truffa interno alla filiale, riescono a convincerlo a girare il saldo su altro conto corrente intestato a un sedicente funzionario del servizio antifrodi, facendo eseguire il bonifico direttamente allo sportello bancario e non online».
I CONSIGLI – Confconsumatori ricorda l’importanza di prevenire le frodi agendo con prudenza: è importante non cliccare mai sui link presenti all’interno di e-mail e messaggi sospetti (che, in molti casi, presentano loghi imprecisi o frasi sgrammaticate) e, soprattutto, non divulgare mai i propri codici di accesso ai servizi bancari, nemmeno a chi si spaccia per un rappresentante della banca. L’istituto di credito, infatti, non chiederà in nessun caso i nostri dati attraverso telefonate o sms. «Chi riceve telefonate dall’antifrode bancaria – dichiara ancora il presidente Marco Festelli –, anche se il sedicente funzionario sembra conoscere tutti i dati, compreso il nome del gestore della filiale, deve ricordare che la banca non chiederà mai di trasferire il denaro con bonifico intestato a un’altra persona».
ASSISTENZA – Talvolta, però, neppure la prudenza è sufficiente a tenere al sicuro dalle frodi telematiche, sempre più sofisticate. Per maggiori informazioni e per ottenere supporto è possibile accedere allo Sportello online di Confconsumatori dedicato alle truffe digitali attraverso il link: www.confconsumatori.it/spiegaci-il-tuo-problema/.