Quel filo rosso partito stamattina dalla stazione di Catania, che ha attraversato tutta la Sicilia per approdare direttamente nelle aule dell’Ars, è il simbolo di una battaglia che ci lega tutti e che occorre affrontare con la cultura del rispetto, attraverso percorsi di prevenzione e informazione. È quel “nodo” che racchiude la violenza di genere e che occorre districare per non consentire al femminicidio di avanzare lungo un presente pieno di stereotipi di genere, di sangue e di morte.
La manifestazione #tunonseisola ha voluto racchiudere tutto questo, e lo ha fatto – all’indomani del brutale assassinio di Ana Maria – portando sul treno della speranza anche strumenti concreti a sostegno delle vittime.
E’ stato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci a salutare i passeggeri speciali – primi fra tutti i giovani delle scuole – che hanno aderito all’iniziativa promossa dall’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche Sociali Antonio Scavone con la Consigliera regionale di Parità Margherita Ferro.
E lo ha fatto tagliando quella ragnatela di fili che spesso intrappola l’universo femminile, per segnare una nuova strada da percorrere insieme: «Oggi, più addolorati che mai per quanto accaduto nei giorni scorsi alla giovane uccisa brutalmente a Partinico – ha detto Musumeci – vogliamo testimoniare solidarietà attraverso quest’iniziativa di grande valore morale e sociale; una settimana di eventi che invitano alla riflessione, alla mobilitazione e all’assunzione di responsabilità da parte di tutti, a cominciare dagli uomini. Occorre mettere nuovamente al centro i valori, per dare un senso alla nostra esistenza e per restituire serenità a una comunità che sembra ormai orientata all’aggressione e alla violenza verbale e fisica».
Al binario 1 della stazione etnea, insieme agli studenti del “Regina Elena” di Acireale, è stata presentata la cartolina “Basta un gesto” «che attraverso un QRcode – ha spiegato l’assessore Scavone – consente di approdare su una pagina web che racchiude una mappa con la geolocalizzazione e i riferimenti dei 21 centri antiviolenza siciliani.
Uno strumento che verrà distribuito nelle scuole, nelle università, negli esercizi commerciali e attraverso le associazioni presenti sul territorio. Potenzieremo inoltre il sostegno alle 52 case accoglienza a indirizzo segreto e ai 31 sportelli di ascolto, lavorando a fondo per una revisione della legge regionale 3/2012 (Norme per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere). Venerdì abbiamo inoltre pubblicato un bando investendo 11 milioni di euro per l’autoimprenditorialità, favorendo il reinserimento sociale delle donne vittime di violenza, con un percorso formativo e un’attività mirata di accompagnamento e supporto».
Nel giorno in cui si celebra la memoria, il vagone #tunonseisola ha poi fatto tappa alla Stazione di Palermo, dov’è stato piantato un ulivo per ricordare le otto donne siciliane “cadute per mano maschile” nel 2019: «Il treno che lega Catania a Palermo simbolicamente abbraccia tutta la Sicilia – ha detto la Consigliera di Parità Margherita Ferro – è il filo nella sua accezione di legame ma anche di libertà. Ecco il nostro obiettivo: permettere alle donne di trovare un futuro dignitoso e autonomo.
Per questo abbiamo voluto fortemente coinvolgere le donne che in Sicilia fanno impresa – l’Associazione Donne del Vino e il Terziario Donna Confcommercio di Catania – perché crediamo che solo facendo rete, infondendo coraggio, denunciando gli abusi e sostenendo chi è più fragile, si possa davvero intervenire con un aiuto concreto. Invitiamo a condividere lo spot #tunonseisola, pubblicato nelle pagine ufficiali dell’iniziativa e realizzato grazie al contributo di artisti, musicisti, attori e cantanti, per manifestare vicinanza e viralizzare il nostro messaggio: #tunonseisola. C’è sempre qualcuno che ti tende la mano per superare le difficoltà».
Oggi alle 11.00, alla presenza di Fabio Calise, responsabile risorse umane Sicilia di Poste Italiane, presso la sede dell’assessorato regionale alla Famiglia (via Trinacria) si terrà la cerimonia dell’annullo postale per la cartolina “Basta un gesto”: «Grazie a Poste Italiane la nostra cartolina potrà essere spedita senza costi aggiuntivi, per diffondere il messaggio e raggiungere tutte le donne siciliane»
Fai una foto con un filo rosso, manifesta il tuo sostegno alla causa e taggati nelle pagine ufficiali con l’hashtag #tunonseisola. Viralizziamo insieme il messaggio contro il femminicidio.