UNIMPRESA, CON E-FATTURA PRIVACY A RISCHIO E CONTRIBUENTI SPIATI

Unimpresa & Fisco spione: con la fatturazione elettronica i contribuenti verranno sistematicamente monitorati dall’agenzia delle Entrate e il rispetto delle norme a tutela della protezione dei dati personali è seriamente a rischio.

Si tratta di una bomba innescata e pronta ad esplodere: dal prossimo anno la e-fattura diventerà progressivamente obbligatoria nel nostro Paese e l’amministrazione finanziaria, già in possesso di molti dati sensibili di imprese e famiglie, grazie all’accesso ai conti correnti, verrà a conoscenza di altre informazioni: alimentazione, salute e consumi anche minori.

 

La denuncia è di Unimpresa. Secondo il vicepresidente dell’associazione, con delega alla privacy, Giuseppe Spadafora, c’è il rischio che con l’entrata in vigore della fatturazione elettronica obbligatoria, i nostri dati personali non vengano utilizzati solo al fine di semplificare la nostra vita quotidiana.

Per come congegnato, col sistema messo in piedi, l’agenzia delle Entrate verrà a conoscenza di ciò che mangiamo, di quali patologie soffriamo e di quanta carta igienica consumiamo. Direi che stiamo oltrepassando il limite non solo della decenza ma anche quello della pazienza. Nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate voglia proseguire sulla strada intrapresa, il sistema di E-Fatturazione sarà completamente fuori regola e norma”.

Secondo Unimpresa, la fatturazione elettronica dovrebbe essere uno strumento di facilitazione per la vita delle imprese e non come pare uno strumento di spionaggio di Stato come invece sarebbe se adottato nella attuale forma. La scusa è quella di fare emergere il sommerso e l’evasione ma per fare questo non è necessario sapere cosa mangio e dove vado a dormire, basta semplicemente comunicare le somme di fatturazione.

Invece, a quanto pare, bisognerà allegare la intera fattura anche perché sarà il sistema informatizzato della e-fatturazione dell’agenzia delle Entrate a generare il documento e nel caso in cui si scelga di adottare un sistema non dell’agenzia delle Entrate ecco la ciliegina sulla torta; l’Agenzia delle entrate metterà a disposizione sul proprio portale, senza chiedere a nessuno, tutte le fatture in formato digitale, anche per chi preferirà comunque continuare a ricevere la fattura cartacea o digitale direttamente dal fornitore, come garantito dal legislatore. Questo accade perché non esiste nessun coordinamento tra le varie strutture di Stato.

“Tutto ciò – aggiunge Spadafora – denota solo una cosa: lo Stato italiano è bravissimo a emettere Leggi, Regolamenti e disposizioni varie e abbiamo infatti superato le 100.000 Leggi a fronte di 8.000 della Francia, ma non si pone il problema della formazione dei propri manager di Stato”.