Il Tar del Piemonte, competente a livello nazionale per i ricorsi presentati contro l’Art, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, ha confermato le multe comminate dall’Authority contro la compagnia Grandi Navi Veloci che opera soprattutto in Sicilia, Sardegna, Liguria e Campania, con tratte come Genova-Palermo, Genova – Porto Torres, Genova- Olbia, Palermo-Napoli, Genova-Barcellona, convalidando le tre sanzioni da 257 mila e 400 euro, 62 mila e 720 euro e 28 mila e 950 euro, per un importo complessivo pari a oltre 349 mila euro.
“Una vittoria importante per i consumatori, che ha portata generale. La compagnia, infatti, condannata per il reclamo di un solo o massimo due passeggeri per tre viaggi Palermo-Genova, Genova Barcellona e Palermo Napoli, contestava le linee guida dell’Art che consentono di calcolare il numero di passeggeri coinvolti dalla violazione non limitandosi agli utenti che hanno presentato reclamo, in questo caso appena quattro” afferma l’avv. Mario Intilisano, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Sicilia, intervenuta nel procedimento innanzi Autorità e poi al Tar per sostenere le ragioni dei reclamanti.
“Ricordiamo che l’art. 14 del d.lgs. n. 129/2015 consente di comminare una sanzione da 100 euro e 600 euro per ciascun passeggero al vettore che viola gli obblighi di assistenza in caso di partenze cancellate o ritardate. Una multa irrisoria, che da sempre chiediamo di aumentare, ma che può diventare significativa ed un vero e proprio deterrente se Art può moltiplicarla anche conteggiando chi non ha presentato reclamo, calcolando i passeggeri in modo presuntivo, come permesso dalle linee guida e avvenuto in questo caso dove la multa è stata applicata a tutti i passeggeri imbarcati, presupponendo fossero tutti coinvolti dal disservizio e arrivando così a una sanzione ben più significativa” prosegue Intilisano.
Le multe, infatti, sono pari a 257 mila e 400 euro, calcolando 130 euro di sanzione x 1980 passeggeri, 62 mila e 720 euro, moltiplicando 140 euro x 448 passeggeri e 28 mila e 950 euro, conteggiando 150 euro x 193 passeggeri.
Ebbene il Tar ha dato ragione all’Art. Si legge, infatti, in tutte le tre sentenze: “Le linee guida dell’ART, secondo cui deve essere considerato non solo il numero degli utenti che hanno sporto reclamo ma l’impatto complessivo della violazione, si pongono in linea con quanto previsto dalle disposizioni nazionali” e, quindi, “ben può ammettersi il ricorso da parte dell’ART alla presunzione per cui tutti i passeggeri imbarcati siano stati coinvolti dal disservizio“.
“Questa mega multa indurrà le compagnie di navigazione a migliorare la qualità del servizio e a prestare la necessaria assistenza ai passeggeri, garantendo, ad esempio, come previsto dall’art. 17 del Regolamento UE n. 1177/2010, nei casi di ritardi superiori a 90 minuti, pasti e bevande gratuite” conclude Intilisano.