Secondo quanto comunicato questa mattina dalla Consap nell’incontro con le associazioni dei consumatori, in rappresentanza dei risparmiatori “azzerati” a seguito dei default bancari degli anni scorsi, finora sono stati erogati solo 45,5 milioni di indennizzi agli azioni e obbligazioni che hanno presentato domanda al Fondo Indennizzo Risparmiatori a fronte di un Fondo di dotazione pari a 1,5 miliardi. A fronte di oltre 140.000 istanze di accesso al Fir presentate, solo per circa 25.000 di esse sono state completate tutte le verifiche e effettuati i pagamenti, per altre 37.000 l’istruttoria è in via di completamento, per altri circa 75.000 domande sono state richieste integrazioni documentali.
“Dati preoccupanti! Il fatto che solo per il 17,9% delle domande si sia completato l’iter, vuol dire che qualcosa non quadra. Il termine ultimo per presentare domanda era il 18 giugno 2020. Non è accettabile che in 9 mesi si sia ancora a questo punto” affermano gli avvocati Antonio Calvani e Valentina Greco che hanno partecipato in rappresentanza dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Abbiamo chiesto a Consap maggiore celerità nel procedimento di verifica delle istanze. Va semplificata la procedura e ridotto il carico burocratico sulle spalle dei risparmiatori. Ma non basta! Il fatto che sia stato speso solo il 3% del Fondo, 4,5 milioni su 1.500, a fronte del 17,9% delle domande evase, evidenzia le molte criticità che ancora ci sono nonostante le rassicurazioni ricevute. Consap ha confermato che avanzeranno cospicue risorse. E’ evidente, quindi, che vanno rivisti anche i criteri di assegnazione e ampliata la platea dei beneficiari. Chiediamo che i fondi avanzati non spariscano e siano invece redistribuiti agli aventi diritto” concludono gli avvocati.