L’Istat ha resi noti oggi i dati dell’inflazione di gennaio dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la top ten delle città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.
In testa alla top ten delle città più care d’Italia, Bolzano dove l’inflazione pari a +10,4%, pur essendo “solo” la decima più alta d’Italia, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva, equivalente, in media, a 2764 euro su base annua, ma che sale a 3647 euro per una famiglia di 3 persone. Al secondo posto Milano, dove il rialzo dei prezzi del 10,8%, la settima inflazione più elevata, determina un incremento di spesa annuo pari a 2932 euro per una famiglia tipo, +3505 euro per una famiglia di 3 componenti. Sul gradino più basso del podio Genova che con +11,8%, la seconda maggiore inflazione, ha una spesa supplementare pari a 2572 euro annui per una famiglia media da 2,3 componenti, ma che arriva a 3320 euro per una da tre.
Al quarto posto Modena (+10,9%, +3319 euro), poi Trento (+10%, +3317 euro), Ravenna (+10,8%, +3289 euro), al settimo posto Catania, la città d’Italia con inflazione più alta, +12,6%, con una stangata da 3152 euro, in media +2501 euro. Seguono Bologna (+9,8%, +3061 euro) e Perugia (+10,9%, pari a 3051 euro). Chiude la top ten Brescia (+9,6%, +3041 euro).
La città più virtuosa è Potenza, con un’inflazione del 7,5% e una spesa aggiuntiva per una famiglia media da 2,3 componenti pari a “solo” 1481 euro, che arriva a 1613 euro per una di 3 persone.