Unione Naz. Consumatori su inflazione: Catania la città con quella più alta d’Italia, Palermo 3°

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L’Istat ha resi noti oggi i dati dell’inflazione di novembre delle regioni e di TUTTE le città monitorate, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.

In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città più care (Tabella n. 1), Bolzano dove l’inflazione pari a +12,3%, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva, equivalente, in media, a 3269 euro su base annua. Al secondo posto Bologna, dove il rialzo dei prezzi del 13,1% determina un incremento di spesa annuo di un soffio inferiore, pari a 3268 euro per una famiglia media. Sul gradino più basso del podio Ravenna che con +13,5% ha una spesa supplementare pari a 3262 euro annui per una famiglia tipo.

Al quarto posto Milano (+12%, +3258 euro), poi Forlì Cesena (+13,3%, 3214 euro), Modena (+13%, 3142 euro), al settimo posto Varese (+11,7%, +3085 euro), segue Catania che ha l’inflazione più elevata d’Italia, +15,3%, pari a 3037 euro. Al nono posto Trento (+11,5%, 3010 euro). Chiude la top ten Piacenza, che con +12,4% è la prima città a scendere sotto i 3000 euro di maggiori costi (2997 euro).

 

La città più virtuosa d’Italia è Potenza, con un’inflazione del 9,2% e una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari a “solo” 1817 euro. Medaglia d’argento per Catanzaro (+10,1%, +1886 euro), al 3° posto Reggio Calabria (+10,5%, +1961 euro).

Seguono, nella classifica delle risparmiose, Campobasso e Ancona entrambe con +2087 euro, al 6° posto Bari (+12,2%, +2117 euro), poi Aosta, la città con inflazione più bassa d’Italia, +8,6% (+2129 euro), Caserta (+11%, 2140 euro) e Ascoli Piceno (+11,4%, +2154 euro).  Chiude la top ten delle città migliori, Brindisi (+13,1%, +2171 euro).

 

In testa alla classifica delle regioni più “costose” (Tabella n. 2), con un’inflazione annua a +11,8%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 3066 euro su base annua. Segue l’Emilia Romagna, dove la crescita dei prezzi del 12,4% implica un’impennata del costo della vita pari a 2949 euro, terza la Lombardia, +11,2%, con un rincaro annuo di 2910 euro.

La regione più risparmiosa è la Basilicata, +9,1%, pari a 1762 euro, seguita dalla Puglia (+12,5%, +2024 euro). Medaglia di Bronzo per la Calabria (+11,2%, +2049 euro). La Valle d’Aosta ha, invece, l’inflazione più bassa (+8,7%, +2153 euro).