L’Istat ha resi noti oggi i dati dell’inflazione di febbraio dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la top ten delle città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.
In testa alla top ten delle città più care d’Italia, Bolzano dove l’inflazione pari a +9,3%, pur essendo “solo” l’undicesima più alta d’Italia, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva, equivalente a 3261 euro per una famiglia di 3 persone, 2472 euro per una famiglia media.
Al secondo posto Milano, dove il rialzo dei prezzi del 9,9%, la settima inflazione più elevata, determina un incremento di spesa annuo pari a 3213 per una famiglia di 3 componenti. Milano, però, è medaglia d’oro in quanto a spesa di una famiglia tipo: +2688 euro. Sul gradino più basso del podio Ravenna che con +10,3%, la quarta maggiore inflazione, ha una spesa supplementare pari a 3137 euro annui per una famiglia di 3 persone, in media +2489 euro.
Al quarto posto Genova, la città con inflazione più alta d’Italia, +11%, con una stangata pari a 3095 euro per un nucleo di 3 persone, +2398 per una famiglia media.
Seguono Trento (+9,3%, +3085 euro), Modena (+9,6%, +2924 euro), al settimo posto Bologna (+9,2%, +2873 euro), poi Perugia (+10,1%, +2827 euro), Brescia (+8,9%, pari a 2819 euro). Chiude la top ten Catania, che perde il primato dell’inflazione più elevata, pur restando medaglia d’argento (+10,9%, +2727 euro).
La città più virtuosa è Potenza, con un’inflazione del 6,5% e una spesa aggiuntiva per una famiglia media da 2,3 componenti pari a “solo” 1284 euro, che arriva a 1398 euro per una di 3 persone.