L’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città più care d’Italia del 2023, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti.
Uno studio basato sull’inflazione media dello scorso anno resa nota oggi dall’Istat che consente di dare, quindi, la spesa che una famiglia nel 2023 ha pagato effettivamente in più rispetto al 2022.
In testa alla classifica delle città più care del 2023, Milano dove l’inflazione media pari a +6,1%, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua, pari, per una famiglia media, a 1656 euro in più rispetto al 2022. Medaglia d’argento per Varese, +6%, con un incremento di spesa sul 2022 pari a 1582 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Bolzano, con +5,8% e dove una famiglia tipo ha avuto nel 2023 una spesa supplementare pari a 1541 euro annui.
Segue Grosseto (+6,8%, 2° inflazione più alta d’Italia, pari a 1533 euro), al quinto posto Genova, che nel 2023 ha avuto, insieme a Brindisi, la maggior inflazione del Paese, +6,9%, con un esborso a famiglia di 1504 euro in più rispetto al 2022.
Seguono Perugia (+6,4%, +1470 euro), al settimo posto Alessandria, terza in Italia per inflazione ex aequo con Benevento (+6,6%), con una stangata pari a 1466 euro, poi Siena (+6,5%, +1465 euro).
Chiudono la top ten Lecco e Lodi (entrambe con +5,7% e +1447 euro).
Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa è Potenza, con l’inflazione più bassa d’Italia (+3,7%) e dove in media si sono spesi “solo” 731 euro in più nel corso del 2023. Al 2° posto Catanzaro (+4,4%, la seconda inflazione più bassa ex aequo con Reggio Emilia, +822 euro). Medaglia di bronzo Reggio Calabria, terza sia per inflazione (+4,5%) che per spesa (+840 euro).
Bene anche Bari (7° con +5,3% e +920 euro), Ancona (8° con +4,7% e + 934 euro). Chiude la top ten della città risparmiose Cagliari (+5,4%, +1014 euro).