Università, al via la tredicesima edizione della Competizione Italiana di Mediazione tra cento studenti di quindici Università italiane

Al via la tredicesima edizione della Competizione Italiana di Mediazione (CIM), la gara tra 100 studenti universitari, divisi in 20 squadre, in rappresentanza di 15 Università italiane, che si sfidano su tre diversi casi di mediazione, per aggiudicarsi il titolo di miglior team di mediazione di controversie. La CIM è organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano, insieme all’Università degli Studi di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Sabato 15 febbraio, la proclamazione dei vincitori.

“Il nostro obiettivo è diffondere anche a livello universitario la cultura della mediazione, come strumento di risoluzione alternativa delle controversie.- Ha dichiarato Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano – La Competizione Italiana di Mediazione stimola le vocazioni degli studenti e li indirizza a coltivare le competenze per diventare futuri mediatori: non basta solo una buona conoscenza del diritto, chi opera in una mediazione deve acquisire capacità di ascolto, doti comunicative e di negoziazione. La mediazione se fatta bene, fa bene alla giustizia, all’economia e alla società.”

Le Università partecipanti alla 13° edizione: Università degli Studi di Milano, Università degli studi di Milano-Bicocca, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’Università degli Studi di Bergamo, l’Università degli Studi di Brescia, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università di Torino, Università degli Studi di Firenze, Università del Salento, Università degli Studi Bari Aldo Moro, Università di Urbino Carlo Bo, Università degli Studi di Ferrara, Università Mediterranea di Reggio Calabria, Università di Perugia e Università Luiss Guido Carli.

Cosa è la CIM: è una gara tra studenti universitari che competono, sfoderando doti di comunicazione, tecniche di negoziazione, capacità di problem solving, per vincere il titolo di “Migliore team di mediazione”. Ciascuna Università schiera una o due squadre, composte da 2 a 6 studenti, che si sfidano davanti a una giuria di mediatori professionisti. Nell’incontro alcuni studenti indossano le vesti dell’avvocato difensore e altri i panni della parte in causa.

Simulando una controversia, le due squadre cercheranno di utilizzare al meglio le tecniche di negoziazione apprese nel corso universitario. Grazie ai voti dei mediatori professionisti e dei valutatori viene stilata una classifica e sabato 15 febbraio ci sarà la proclamazione della squadra vincitrice della CIM.

Casi: il primo caso riguarda una controversia tra musicisti; il secondo caso verte sul destino di una piazza, e vede coinvolti un’associazione ambientalista e il sindaco del Comune; il terzo caso è una lite tra due imprese a causa di un inquinamento acustico del tutto imprevisto e molto fastidioso.

Vincitore: viene premiato chi dimostra capacità di lavorare in gruppo, doti di comunicazione efficace e competenze di negoziazione.

Chi partecipa. Possono partecipare gli studenti iscritti a corsi di laurea di 1° o 2° livello.

I vincitori delle edizioni precedenti. 2013 Bologna, 2014 Trento, 2015 Trento, 2016 Sassari, 2017 Bergamo, 2018 Milano (Università degli Studi), 2019 Milano (Università degli Studi), 2020 Milano (Università degli Studi – ediz. online), 2021 Torino (ediz. online), 2022 Milano (Università degli Studi), 2023 Università Luiss, 2024 Ferrara.

La Camera Arbitrale di Milano. Nata nel 1985, è la prima istituzione ad aver introdotto in Italia i servizi di risoluzione alternativa delle controversie e la cultura dell’ADR (Alternative Dispute Resolution). L’azienda è interamente partecipata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Offre a cittadini e imprese italiane e straniere servizi per risolvere liti e controversie in tempi rapidi e con modalità alternative rispetto al processo giurisdizionale. Si occupa di composizione della crisi e di sovraindebitamento per consumatori, professionisti, ex imprenditori e imprese.