“L’intervista di Amato di oggi è clamorosa, straordinaria. Contiene una serie di verità a cui molti di noi si erano avvicinati nel corso degli anni, ma per l’autorevolezza della fonte è qualcosa di mai visto: dice chiaramente cos’è stato Ustica. Volevano la pelle di Gheddafi. Dice anche chi è stato, la Francia, perché con Gheddafi era in guerra nel Ciad. C’è stato anche il coinvolgimento di alcuni generali americani e della nostra aereonautica militare che si è schierata a difesa delle menzogne. Per anni è stata alimentata l’ipotesi del cedimento strutturale del velivolo o dell’ordigno esplosivo piazzato all’interno.
Tesi smentite dopo il ritrovamento del relitto ma ancora sostenute da alcuni politici come Giovanardi, che continua a dire di non credere a nulla di quanto affermato da Amato. La nato ha orchestrato tutto questo e l’ha fatto o con la complicità della politica o a sua insaputa, violando quindi la sovranità nazionale di un paese come l’Italia, membro dell’alleanza. L’intervista di oggi di Amato apre tantissime ferite mai veramente rimarginate e coinvolge la politica internazionale e nazionale a più livelli, al punto che ha già replicato il figlio di Bettino Craxi, che avrebbe avvisato Gheddafi di non passare sulla rotta di Ustica: dicendo che il monito di suo padre era riferito a una vicenda di anni dopo la strage di Ustica”.
Michele Cucuzza, volto storico del giornalismo italiano e autore insieme a Daniele Osnato di “Guarda, cos’è? Il romanzo di Ustica” è così intervenuto allo speciale di Approfondimento di Cusanonews7 condotto da Vanessa Piccioni parlando dell’intervista rilasciata dall’ex premier Amato sulla strage di Ustica.
E poi Cucuzza ha spiegato: “La conclusione a cui arriva Amato con la sua intervista è inquietante per la nostra esistenza di oggi: l’apparato Nato può decidere un atto di guerra in tempo di pace? Senza l’autorizzazione della politica? Oppure la politica è complice e tace? Tace per tutto questo tempo, sono passati 43 anni”.