TARIFFE AEREI AUMENTANO DEL 124,1%, ALBERGHI DEL +21,4%, TRAGHETTI DEL 18,7%. CARBURANTI COSTANO IL 37% IN PIU’ E INCOMBE RISCHIO RINCARI PER PEDAGGI AUTOSTRADE; SPESA PER VILLEGGIATURA SALE FINO AL +20% CON UN AGGRAVIO CHE RAGGIUNGE I +199 EURO A PERSONA…
Le vacanze estive del 2022 saranno ricordate come le più care degli ultimi 50 anni. Lo afferma il Codacons, dopo gli ultimi dati Istat che registrano rincari fino a tre cifre per il comparto turistico.
Iniziando dagli spostamenti, chi deciderà di partire per la villeggiatura deve mettere in conto aumenti abnormi per aerei, traghetti e carburanti – spiega il Codacons – I voli nazionali costano un terzo in più rispetto allo scorso anno (+33,3%) mentre le tariffe dei voli internazionali sono più che raddoppiate, segnando il record del +124,1%. Non andrà meglio a chi deciderà di muoversi in auto: in base agli ultimi dati Mite rielaborati dal Codacons, la benzina costa oggi in media il 27,7% in più rispetto allo scorso anno, il gasolio addirittura il 37% in più. Rincari che incideranno in modo pesante sulla spesa per il pieno, specie per chi percorrerà lunghe tratte e si sposterà dal nord al sud Italia. Non solo. Si profilano a breve anche aumenti dei pedaggi autostradali che, secondo recenti indiscrezioni, potrebbero salire dell’1,5%.
Sul fronte dei trasporti marittimi, i traghetti registrano aumenti del +18,7%, mentre diminuiscono le tariffe ferroviarie (-9,9% su base annua).
Si apre poi la pagina dei pernottamenti, con le strutture ricettive che hanno applicato rincari elevatissimi: per dormire in albergo, motel e pensioni occorre pagare in media il 21,4% in più rispetto allo scorso anno.
Altra voce che registra aumenti pesanti è quella relativa all’alimentazione, spesa indispensabile durante la villeggiatura: bar e ristoranti hanno ritoccato i listini del +4,6%, mentre i generi alimentari costano in media il 9,1% in più. Per visitare musei, parchi e giardini si spende invece il 3,2% in più, mentre andare al cinema, al teatro o ad un concerto costa il 2,3% in più.
Altra nota dolente quella relativa agli stabilimenti balneari che, in base alle stime del Codacons, hanno applicato sul territorio rincari medi tra il 5% e il 15%, a seconda della località e della tipologia di struttura.
Da segnalare infine rincari anche sul fronte dei servizi nautici, con imbarcazioni, motori fuoribordo ed equipaggiamento per imbarcazioni che costano il 14,7% in più.
Una vacanza di 10 giorni – in base alle stime del Codacons – costerà quest’anno tra il 15,5% e il 20% in più sul 2021, considerando le spese per spostamenti, pernottamenti, cibi e servizi, passando da una media di 996 euro a persona del 2021 ai circa 1.195 euro del 2022, con un incremento di spesa che potrebbe raggiungere i 199 euro procapite. Conto che risulterà ovviamente più salato per chi trascorrerà le vacanze all’estero e dovrà affrontare tariffe aeree proibitive – conclude il Codacons.