“I medici di medicina generale percepisco circa 6,25 euro a dose. Considerando che a settimana hanno a disposizione una fiala di Pfizer (che corrisponde a 6 dosi) o 11 di Moderna, il massimo ‘guadagno’ per loro va dai 36 ai 60 euro settimanali, a fronte di tutte le attività che ci sono dietro, compreso l’andare a prendere e riportare indietro le fiale con la propria automobile e con la borsa frigo, come fanno i corrieri del delivery con la pizza. La trovo un’assurdità, certamente si sarebbe potuto dare ai medici di prossimità più dosi e più riconoscimento”.
Così il vicepresidente dell’Ordine dei medici di Roma, Stefano De Lillo, interpellato dall’agenzia Dire in merito ai ‘guadagni’ extra percepiti dai medici di medicina generale per le vaccinazioni.
“Il pagamento di 6 euro a dose, che comprende le spese dello studio, le spese della segreteria e le spese per il trasporto dei vaccini- prosegue De Lillo- è un contributo modestissimo che le Asl danno. Ma questo sevizio rientra nella generosità che I medici di medicina generale, con grande slancio e professionalità, hanno messo in quest’opera e che speriamo venga riconosciuta”.
Tutti i medici, durante la pandemia, hanno dimostrato di “essere in prima linea- aggiunge ancora il vicepresidente dell’Omceo Roma- ma, fortunatamente, il 95% dei soggetti che hanno contratto il virus sono stati seguiti a livello domiciliare, quindi dai medici di medicina generale, che tra diagnosi, tamponi, certificazioni e vaccinazioni si sono prestati con eroismo a quest’opera, pagando a volte anche un prezzo altissimo in termini di malattia e di vite. Questo andrà sempre ricordato, mai dimenticato”. Il Piemonte, intanto, sta reclutando medici di base per la ‘caccia’ agli over 60 che non vogliono vaccinarsi. Per loro è previsto un compenso aggiuntivo di 2 euro rispetto alla quota che il medico riceve per ognuno dei suoi pazienti. “Ho letto titoli di giornale che parlano di ‘pioggia di soldi’ per i medici vaccinatori in Piemonte- commenta De Lillo- in realtà si tratta di un premio che la Regione riconosce a chi raggiunge un determinato target. Titoli come questi non contribuiscono a far capire la portata dell’impegno dei medici in questo periodo”.
Ma i medici di medicina generale si aspettano un riconoscimento economico da parte della Regione Lazio? “I medici di medicina generale sono sempre impegnati al servizio della collettività. Penso allora che il riconoscimento più importante- risponde infine De Lillo alla Dire- sia proprio sottolineare il gran lavoro che hanno svolto”.