Istat ci comunica (1) l’andamento delle vendite al dettaglio dello scorso dicembre. Ovviamente in crescita (0,6 in valore e 0,8% in volume), visto che il fine anno è quello in cui maggiormente si spende.
Dati che se leggiamo nel complesso del 2024, sono lo specchio di un’economia stagnante in declino: in valore crescono dello 0,7% rispetto al 2023, in calo dello 0,4% i volumi. Vuol dire che compriamo di meno e a prezzi maggiori. Altro che inflazione sotto controllo e in calo, come ci ripetono dal governo (2).
I dati complessivi non sono drammatici perché il calo continuo dei prezzi energetici (che non dipende dalle politiche nazionali ma europee) riesce a calmierare l’aumento continuo di tutti gli altri prodotti, nei confronti dei quali non esistono specifiche politiche di contenimento o calo, ma solo una presa d’atto di come il mercato si muove da solo.
Sembra proprio che l’economia di mercato non faccia parte dell’agenda del governo, visto che le liberalizzazioni sono al palo e, a livello finanziario, invece di controllare il rispetto delle regole, il governo si sta muovendo, in abuso di posizione dominante e turbativa di mercato, per entrare in gioco e condizionare il mercato (Montepaschi, con governo maggiore azionista, che vuole assorbire Mediobanca/Generali).
Le vendite al dettaglio 2024 sono lo specchio di un’economia stagnante tendente al peggio.
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
1 – https://www.aduc.it/notizia/vendite+al+dettaglio+crescita+dicembre+2024+istat_140826.php
2 – https://www.aduc.it/articolo/inflazione+crescita+mette+nudo+debolezza+dell_38747.php
3 – https://investire.aduc.it/articolo/montepaschi+mediobanca+perche+abuso+posizione_38735.php