Verona – Aveva denunciato alcuni suoi coetanei per le angherie che era continuamente costretto a subire, ma la reazione dei suoi persecutori si rivelò ancora peggiore. Era l’estate di due anni fa e il giovane fu oggetto di una spedizione punitiva.
Il ragazzo venne rapito per essere portato nelle campagne vicino Verona, in zona Valpolicella, dove fu sottoposto a torture e sevizie: frustate, bastonate, calci, umiliazioni, aghi conficcati sotto le unghie.
I poliziotti della Squadra mobile di Verona hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale veronese, a carico di un ragazzo, all’epoca dei fatti 19enne, accusato di sequestro di persona e tortura, in concorso con più persone, ai danni di un giovane. In particolare, l’indagato sarebbe accusato di essere colui che materialmente organizzò il sequestro.
Per gli stessi fatti, lo scorso anno furono già arrestati e processati altri cinque giovani, ma le indagini sono comunque proseguite per arrivare a identificare tutti coloro che, a vario titolo, parteciparono alla spedizione punitiva.