Caltanissetta – Avviare un serrato e approfondito confronto con le istituzioni che riconosca centralità al sistema delle imprese edili nelle politiche di sviluppo del territorio nisseno che deve recuperare il gap di dotazione infrastrutturale col resto dell’Isola;
contribuire al processo di transizione ecologica mettendo a disposizione le tecnologie innovative e le specializzazioni acquisite dalle imprese associate nei vari settori della sostenibilità ambientale; elaborare strategie capaci di favorire la crescita del turismo attraverso il miglioramento degli standard di ricettività e la valorizzazione delle risorse culturali, naturalistiche e paesaggistiche; offrire soluzioni tecniche alle necessità dettate dalle carenze di risorsa idrica e di depurazione; sostenere l’ipotesi della nascita di filiere produttive attorno alla conversione in hub energetici dei porti e alla realizzazione di parchi eolici offshore: sono i principali punti del programma del nuovo presidente di Ance Caltanissetta, Vincenzo Geraci, che nell’espletamento del proprio mandato sarà affiancato dal vicepresidente Gianfranco Caccamo e dal tesoriere Giuseppe Mingoia.
Geraci, titolare di un gruppo di imprese specializzate nella costruzione di infrastrutture, negli interventi di restauro e recupero conservativo di edifici di pregio, nell’edilizia civile, commerciale, industriale e turistico-ricettiva nonché negli impianti di generazione elettrica da fonte rinnovabile, nel ringraziare l’Assemblea di Ance Caltanissetta che lo ha eletto all’unanimità, ha dichiarato: “L’impegno mio, della squadra che mi affianca e di tutta l’Associazione sarà quello di portare avanti una visione strategica comune che possa sostenere le imprese del settore delle costruzioni edili evidenziando le reali necessità dei nostri imprenditori, anche proponendo testi normativi che, rispecchiando le reali esigenze del nostro che è il principale comparto capace di generare occupazione e Pil, risolvano i tanti problemi che incontrano tutti coloro che ogni giorno devono riuscire a restare altamente competitivi pur affrontando difficoltà, lentezze burocratiche e oneri impropri di sistema come il caro-energia e il caro-materiali”.